Io e i colleghi della minoranza avevamo chiesto un Consiglio straordinario, per discutere delle problematiche impellenti del settore agricolo e cercare di porre all’attenzione della maggioranza la difficile situazione che il mondo agricolo lucano vive da tempo ormai immemore.
Nella mia attività di consigliere regionale ho potuto toccare con mano una realtà difficile come quella degli agricoltori, alle prese con difficoltà vecchie e nuove che ho sempre difeso e portato nelle sedi istituzionali. Quello della peronospora – che portai in un Consiglio straordinario a giugno e a luglio 2023 – è soltanto un esempio sul quale, come sempre da ormai cinque anni, la Giunta Bardi non ha dato alcuna risposta.
All’epoca il governo regionale si impegnò, grazie ad una risoluzione di minoranza, di invocare lo stato di calamità naturale – cosa poi fatta da altre regioni di centrodestra come Abruzzo e Marche – e ad istituire dei fondi per gli agricoltori danneggiati da eventi emergenziali. Ieri ho sfruttato l’occasione per ricordare anche questi impegni presi con il mondo agricolo lucano.
Ma l’esito disastroso del Consiglio è la prova di quanto questo governo di centrodestra, il Presidente Bardi e l’Assessore Galella, non abbiano alcun interesse nel difendere un settore che contribuisce in modo decisivo all’economia lucana.
Sostenere – come ha fatto l’assessore prima di lasciare inspiegabilmente la seduta straordinaria, tra lo sdegno degli agricoltori accorsi ad ascoltare – ci siano eccellenze lucane in agricoltura non significa automaticamente che tutto il settore agricolo regionale dorma sogni tranquilli. Sono due cose totalmente differenti. Ed è uno sbaglio soltanto pensare una cosa simile.
Inoltre, come se non bastasse, la maggioranza di centrodestra era totalmente assente. Basti pensare che la risoluzione di minoranza, che abbiamo presentato per invitare, ancora una volta, il governo regionale ad assumersi le proprie responsabilità neiconfronti del settore agricolo lucano, è stata votata da 8 consiglieri su 10 presenti.
Nemmeno la presenza della “stampella” che da tempo regge questa flebile e inesistente maggioranza e, in particolare, di chi si sta cercando di riciclare in tutti i modi per raccogliere il favore degli agricoltori arrabbiati nascondendo la propria adesione alla stessa parte politica che li sta da tempo bistrattando e ignorando, ha potuto evitare lo sfacelo totale della maggioranza.
Il Presidente Bardi ha lasciato la seduta in larghissimo anticipo, seguito poi dall’assessore Galella in evidente difficoltà dopo aver letto un discorso preconfezionato, una maggioranza che ha disertato il confronto: gli ingredienti ideali di un disastro totale che si aggiunge agli altri compiuti in cinque anni di nulla cosmico.
È davvero degradante continuare ad assistere ad uno spettacolo del genere. La seduta straordinaria sarebbe dovuta servire a dimostrare come la politica fosse dalla parte degli agricoltori attraverso impegni concreti e seri, come gli interventi sul costo del carburante, sull’acqua, su un tavolo tecnico necessario per dirimere le controversie e le emergenze del settore.
Qui non si tratta solamente di “timidezza istituzionale”, come ho pure sottolineato in Consiglio, per quanto concerne il poco coraggio dimostrato dal governo regionale nei confronti degli interventi nazionali di Giorgia Meloni – come ci ricorda il caso dell’Irpef agricola – ma di irresponsabilità totale.
Un’occasione sciupata malamente. La Giunta di centrodestra evita volutamente e per l’ennesima volta il suo “appuntamento” con la politica.
Gianni Leggieri, consigliere regionale