Era il 31 agosto 2022 quando, dopo alcune sollecitazione ricevute da parte dei diretti interessati, iniziammo ad occuparci dei 64 alloggi di edilizia convenzionata agevolata nel Comune di Potenza, previsti da un avviso pubblico dell’ATER che affonda le radici addirittura nel lontano 2011. Nel corso di questi dodici anni il bando è stato anche riaperto nel 2017 perché molti di coloro che vi avevano partecipato hanno deciso di recedere, visti i ritardi accumulati. Da evidenziare – inoltre – che a coloro che risultavano vincitori veniva richiesto il versamento di un contributo pari al 20% del valore dell’immobile.

Ad oggi, gli appartamenti, risulterebbero completati per circa l’80% ed è stato sforato il termine del 17 febbraio 2022 per l’ultimazione dei lavori per via del solito contenzioso che spesso caratterizza gli appalti pubblici.

Nel corso dell’ultimo anno abbiamo inviato diverse richieste di chiarimenti all’ATER potentina per avere contezza della situazione. Per risolvere la questione ATER Potenza si è avvalsa  dell’art. 6 del D.L. n. 76/2020, con  la costituzione del Collegio Consultivo Tecnico. Rispetto alla richiesta di lodo formulata dall’ATER in data 26.10.2022, il Collegio ha assunto le proprie decisioni in data 21.04.2023, fornendo formale risposta al quesito posto dall’ATER. Nel lodo contrattuale, acquisito agli atti dell’Azienda in data 24.04.2023, si legge testualmente che “la prolungata sospensione dei lavori da parte dell’Appaltatore costituisce motivo di risoluzione contrattuale”. Il Collegio, inoltre, ha ritenuto di invitare “le parti a ricercare un accordo transattivo finalizzato, nell’ottica del supremo interesse pubblico, a concludere l’opera nel più breve tempo possibile ed al minor costo”. Dal canto suo, ATER Potenza ha ritenuto necessario formulare ulteriori quesiti al Collegio, relativi ad una eventuale disapplicazione della penale, ma soprattutto sull’applicazione dell’art. 5, comma 4, della Legge n. 120/2020, che prevede una serie di passaggi successivi alla risoluzione del contratto.

L’ennesimo colpo di scena è arrivato con delibera dell’ATER Potenza n.53/2023 dello scorso 5 Ottobre: l’ATER ha stanziato 100mila euro per affidare una consulenza all’Avv. Prof. Marco Giustiniani, Responsabile del Dipartimento di diritto amministrativo dello Studio Legale Pavia e Ansaldo al fine di risolvere la controversia.

Dopo un anno di peripezie con le varie pronunce del Collegio Consultivo Tecnico e nonostante i pareri dello stesso, l’ATER decide di delegare all’esterno la risoluzione del contenzioso con un ulteriore esborso di denaro pubblico mentre l’opera quasi completa è lì ferma a deperire. Per l’ATER la vicenda si presenta complessa e potrebbe comportare, in caso di procedura errata, significativi effetti negativi per l’ATER.  In questi mesi è stata blanda l’azione del dipartimento regionale che si è limitato a semplici interlocuzioni con l’ATER senza effetti concreti. L’Assessora Merra non pervenuta!
Una vicenda che ha dell’incredibile e che mostra ancora una volta i limiti e le storture degli apparati burocratici regionali. Una regione che si va via via spopolando e che offre sempre meno opportunità ai giovani per mettere su famiglia, non può permettersi queste lungaggini. E le dichiarazioni rilasciate nelle scorse settimane dell’Amministratore Unico sono l’ulteriore beffa in questa vicenda.

Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale

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