In queste settimane ho avuto la piacevole conferma di quanto la Basilicata, e in particolare il Vulture, sia un luogo attivo, in cui i cittadini si organizzano con estrema efficienza ed efficacia per creare manifestazioni di grande pregio e in grado di dare lustro alle rispettive comunità.

Venosa, Forenza, Barile, Rapolla, Lagopesole, Melfi, Genzano di Lucania e tanti altri borghi in questi giorni hanno messo in piedi eventi enogastronomici di successo, dalla grande partecipazione e capaci di sorprendere. Alcune manifestazioni si ripropongono ogni anno, altre erano alla prima edizione. Il successo è stato totale, in ogni caso. La voglia di organizzarsi, la capacità di valorizzare le proprie radici e le proprie specialità è una cosa in cui i lucani non sono secondi a nessuno. E questi eventi ce lo ricordano ogni volta.

La valorizzazione dei nostri prodotti enogastronomici è un passo importante nella costruzione di un’immagine di Basilicata lontana dagli stereotipi, falsi e denigranti, e protratta verso il fare, il costruire, l’organizzarsi. Questi percorsi sono l’ennesima dimostrazione di una terra ricca di risorse e di inesauribile energia. Incentivare in ogni modo e sotto ogni forma queste forme di cittadinanza attiva è un dovere, affinché diventino un volano per lo sviluppo economico-sociale del territorio. Un incentivo a creare nuove filiere produttive, aventi al centro i nostri prodotti, le nostre tradizioni enogastronomiche e soprattutto i nostri giovani, pieni di volontà ed energia.

Valorizzare i nostri prodotti significa creare anche nuovi posti di lavoro, nuove imprese, le quali vanno sostenute nella loro crescita e nella loro affermazione, senza ricorrere ad espedienti assistenzialistici bensì dando loro l’opportunità di partire e affermarsi. Fare ciò significa far crescere la nostra terra, piena di risorse umane, culturali e sociali. Un patrimonio da non disperdere ma da incentivare, in ogni modo.

Gianni Leggieri, consigliere regionale

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