È inutile. L’esecutivo di Giorgia Meloni e di Matteo Salvini non ha alcuna intenzione di rinunciare allo scaricabarile, evitando accuratamente di prendersi alcuna responsabilità. È accaduto di recente, continuerà ad accadere in futuro.

Questa volta tocca alla magistratura, da sempre un bersaglio di un centrodestra che soffre di una preoccupante e pericolosa sindrome di accerchiamento, di un vittimismo cronico che si riversa quasi quotidianamente su organi dello stato. Prima era la sinistra, ora la magistratura, domani sarà la troppa umidità.

La realtà ci racconta un’altra storia. Al governo servono capri espiatori per sviare l’attenzione degli italiani dai loro cocenti fallimenti. Dall’immigrazione al caro vita, non è possibile rintracciare alcun provvedimento tangibile in grado di rispondere alle esigenze degli italiani.

Non c’è bisogno di girarci attorno. Nascondere la polvere sotto al tappeto è una strategia antica, molto cara ad un centrodestra tutto fumo, incapace di prendersi le proprie responsabilità e che, nel passaggio dall’opposizione al governo, ha palesato tutto i suoi limiti e chiarito definitivamente quale sia la differenza tra “dire” e “fare”.

La politica, quella seria, invece, non prevede capri espiatori bensì assunzioni di responsabilità, compresa l’umilità di ammettere gli errori e di metterci la faccia, evitando sofismi di sorta il cui unico obiettivo è quello di annebbiare la mente degli elettori.

Gianni Leggieri, consigliere regionale

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