Giungono notizie positive da Scanzano Jonico relativamente alla Città della Pace. Difatti Il Comune di Scanzano ha deliberato la cessione in comodato d’uso alla Regione Basilicata della struttura di Terzo Cavone che, al momento, necessita di essere completata definitivamente. Si tratta di un passaggio fondamentale anche per l’eventuale sblocco dei 2 milioni di euro previsti dal PON Legalità che permetterebbero il completamento definitivo della struttura. 

È proprio su questo tasto che stiamo premende da svariati anni senza ricevere segnali rassicuranti da parte della giunta regionale e della sua maggioranza. È bene ricordare che l’aula del Consiglio Regionale, grazie ad una nostra mozione approvata nel settembre 2021, ha impegnato il Presidente della Giunta ad approvare la delibera concernente lo schema e l’autorizzazione alla sottoscrizione dell’accordo di partenariato per la candidatura a valere sul PON LEGALITA’ 2014-2020 del progetto “Realizzazione di un centro di accoglienza migranti presso il plesso città della pace in agro di Scanzano Jonico (MT)”.

Da allora da Via Verrastro c’è stato solo assordante silenzio interrotto a sprazzi da qualche dichiarazione senza senso del solito consigliere leghista. Inoltre, non è possibile dimenticare tutti gli appelli che si sono susseguiti in questi anni, a cominciare da quello dell’ex Prefetto di Matera, Rinaldo Argentieri. Ora Bardi proceda all’approvazione di quella delibera chiusa nel cassetto, dimostrando di essere libero dal ricatto di coloro che, alla luce del consenso elettorale ottenuto, si sentono dei veri e propri capi bastone legittimati a tenere sotto scacco interi territori. 

Il contrasto al caporalato e l’accoglienza dignitosa dei lavori stagionali devono essere un segnale distintivo della nostra regione. 

Gianni Perrino
Gianni Leggieri
Carmela Carlucci
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale

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