I continui appelli al garantismo rischiano di soffocare il dibattito critico in una regione già impigrita dall’assenza di menti brillanti costrette ad abbandonare il territorio per altri lidi.

Quanto sta emergendo in questi giorni dall’inchiesta che ruota attorno alle vicende di Ruoti dovrebbe farci riflettere, ancora una volta, sui costumi politici e morali che serpeggiano nelle varie realtà locali. Onore al lavoro di quei cronisti, come Leo Amato, che non si piegano di fronte a certe prepotenze e mantengono alto il livello di credibilità degli organi di stampa locale.

Non è la prima volta che ci si imbatte nelle pratiche discutibili di capi bastone e mezzi uomini disposti a tutto pur di far valere diritti che sembrano avere radici in epoca medioevale.

La cosa più agghiacciante è che certe dinamiche finiscono per coinvolgere anche altri pezzi di Stato, andando a minare fortemente la credibilità di questi ultimi agli occhi di cittadini sempre più sfiduciati.

Tuttavia non perdiamo l’ottimismo e siamo sicuri che in questo territorio ci sia ancora  chi ha voglia di reagire a queste pratiche. È solo in questo modo che si potrà iniziare una seria inversione di marcia per guardare con più fiducia al futuro.

Gianni Perrino
Portavoce M5s Basilicata – Consiglio Regionale

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