Con l’obbligo di presentazione del green pass sui luoghi di lavoro si apre, a dispetto delle polemiche e delle tensioni degli ultimi giorni, una fase che ci avvicina ulteriormente alla normalità. Eppure, questo avvicinamento non può attribuirsi ad una realtà della quale mi sono sempre occupato. Mi riferisco all’ospedale San Francesco di Venosa. Non è più tollerabile che il presidio sanitario della città oraziana continui a rimanere chiuso con una prolungata mortificazione dei cittadini, dei medici e dell’intero personale sanitario. Per non parlare di una insopportabile compressione del diritto alla salute.

L’ospedale di Venosa deve riaprire con servizi rafforzati. Lo sto dicendo da quando è esplosa la pandemia. L’oculistica deve ritornare ad essere un orgoglio ed un punto di forza della sanità regionale. È impensabile che un reparto che curava migliaia di persone non sia più operativo e non sia più un riferimento per i pazienti lucani e non. La fuga dei nostri corregionali dalla sanità della Basilicata, accentuatasi nei mesi antecedenti alla pandemia e certificata da Agenas, va frenata una volta per tutte. Proprio l’oculistica nel 2019 segnava una mobilità passiva, in riferimento alle malattie dell’occhio, pari al 54% della domanda dei residenti in Basilicata. Va invertita la tendenza. Ecco perché occorre riaprire l’ospedale San Francesco, ripensarne la funzione nella fase post pandemica e rafforzare i servizi. Voglio ricordare pure che tanti pazienti e tante famiglie patiscono situazioni di grave disagio provocate dalla chiusura del centro diurno Alzheimer, presente sempre nell’ospedale San Francesco. Lo stesso dicasi per la dialisi e per tutti gli altri ambulatori chiusi o che non lavorano più a pieno regime, per decenni punto di riferimento per le popolazioni del Vulture e della Basilicata intera.

Il presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, e l’assessore alla Salute, Rocco Leone, rispettino gli impegni presi pubblicamente. Non trascurino neppure la mozione del MoVimento Cinque Stelle, approvata dal Consiglio regionale, volta a rilanciare il San Francesco sia con la ripresa delle attività, sospese a causa dell’emergenza Covid, che con l’attivazione di nuovi ed innovativi servizi. Il presidente Bardi e l’assessore Leone hanno sempre detto, anche dopo l’approvazione della mozione del M5S, che si sarebbero impegnati in tal senso. Adesso, servono i fatti.

Gianni Leggieri
Consigliere regionale del MoVimento Cinque Stelle

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