Negli ultimi giorni la pressione della propaganda sull’azione del governo Bardi è considerevolmente aumentata ed è diventato oggettivamente impossibile stare dietro all’infinita serie di annunci. Nel suo personale storytelling del “modello Basilicata” Bardi strombazza di presunti record o di classifiche con chiavi di lettura di convenienza, nascondendo sapientemente le carenze del sistema sanitario regionale e della campagna vaccinale. Poco importa se, nonostante il sistema di prenotazione implementato da Poste Italiane, ai tendoni del Qatar si registrano attese anche di cinque o sei ore per l’inoculazione dei vaccini. 

Purtroppo nel “modello Basilicata” ci sono da segnalare una serie di anomalie di non poco conto che interessano la comunità nella sua interezza. Ad un mese dal solito annuncio, apprendiamo che le terapie a base di anticorpi monoclonali risultano ancora essere non partite al “Madonna delle Grazie” di Matera. Non si conoscono i motivi dell’empasse e, stando a quanto dichiarato dai vertici di ASM, le somministrazioni  dovrebbero cominciare nei prossimi giorni. 

Altro aspetto che nei giorni scorsi ha suscitato qualche perplessità è quello relativo alla sospensione delle attività ambulatoriali in seguito ad un focolaio covid 19 che ha interessato il reparto di Chirurgia del  Madonna delle Grazie. Un articolo sul Quotidiano della Basilicata dal titolo “Matera, al “Madonna delle Grazie” visite possibili solo a pagamento” denunciava la presunta autorizzazione da parte di ASM alle sole Attività libero professionale intramoenia (Alpi) nei locali nella sede aziendale di via Montescaglioso a Matera. Un’anomalia che andrebbe giustificata dato che l’attività di intramoenia non può comportare per ciascun Dirigente interessato, un volume di prestazioni o un volume orario superiore a quello assicurato per i compiti istituzionali. 

Occorrerebbe fare chiarezza su queste situazioni perchè, come spesso abbiamo ribadito in questi mesi di pandemia, la sanità non è solo covid ed è di vitale importanza continuare a garantire la continuità delle cure a quella fascia di popolazione che non può permettersi l’accesso a cure specialistiche a pagamento.

Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale

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