Purtroppo siamo costretti nuovamente a scrivere per sollecitare il Presidente del Consiglio Regionale, Carmine Cicala, affinché  applichi il regolamento.

È ormai evidente che Cicala non ha ben compreso il suo ruolo super partes di Presidente del Consiglio Regionale, ruolo che gli impone di tutelare le prerogative di tutti i consiglieri regionali e non solo quelli riconducibili alla maggioranza di governo.

Stiamo chiedendo da più di un mese l’iscrizione della nostra proposta di legge volta ad  introdurre  limiti emissivi agli idrocarburi non metanici (NMHC) e all’idrogeno solforato (H2S).

La nostra richiesta si basa sull’applicazione dell’articolo 38 comma 4 del regolamento del Consiglio Regionale. Regolamento, questo sconosciuto per il Presidente Cicala. Cicala si è dimostrato sempre pronto e solerte a soddisfare tutti i capricci della sua maggioranza in questi quasi due anni di legislatura. Lo stesso Cicala che si è eretto a paladino delle royalty per portare ancora più soldi ai campanili del petrolio, ma non muove un dito per avviare una discussione sull’introduzione di limiti emissivi e conseguenti sanzioni per gli sforamenti degli impianti petroliferi.

Con la presentazione di questa proposta di legge si sta cercando di valorizzare quanto realizzato dal gruppo di esperti che ha prodotto la V.I.S. Val d’Agri, il cui  lavoro ha dimostrato che quando le risorse, se pur provenienti dai soggetti controllati, vengono ben indirizzate, è possibile squarciare la caligine  di indifferenza e fatalismo che ammorba il nostro tessuto sociale.

L’avvio di questa discussione si rende altresì necessario per segnare un punto di svolta nel rapporto tra la Basilicata e i giganti del petrolio anche alla luce dell’accordo raggiunto sul  Green Deal europeo che prevede la riduzione delle emissioni entro il 2030.

Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale

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