Esprimiamo massima solidarietà all’operatrice del CUP di Matera vittima di uno spiacevole episodio di aggressione avvenuto durante il servizio. 

Si tratta dell’ennesimo campanello di allarme di una sanità che sta letteralmente scoppiando e sulla quale tardano a pervenire risposte concrete da parte dell’esecutivo regionale. Ad oggi non è stata intrapresa nessuna interlocuzione a livello consiliare per definire la strategia del nuovo assetto del sistema sanitario regionale. L’ultimo passaggio concreto risale a poco più di un anno fa quando AGENAS illustrò le basi di un progetto di riforma basato sulle previsioni del PNRR. Da allora il nulla assoluto: il cambio di guida dell’assessorato competente è stato un semplice riposizionamento dei precari equilibri politici di questa maggioranza. Un solo dato emerge chiaramente: il sistema sanitario regionale non sembra avere la capacità necessaria per reggere l’ordinaria amministrazione. 

Anche dal governo Meloni non sembrano arrivare segnali incoraggianti: la Legge di bilancio stanzia poco più di 2 miliardi ‘aggiuntivi’ nel 2023, di cui ben il 70% per coprire il caro energia. Il tutto mentre il mondo della sanità lamenta la necessità di recuperare extracosti dovuti alla pandemia per 3,8 miliardi.

Bardi e Fanelli conoscono bene queste criticità perchè sono state poste alla loro attenzione svariate volte. Proprio sul CUP abbiamo chiesto più volte chiarimenti a seguito dei disservizi, ma nella maggior parte dei casi si è preferito fare spallucce.  L’ufficio stampa della Giunta Regionale si sta sbizzarrendo per propagandare la misura sul gas gratis: lo spot in onda sulle televisioni nazionali che invita a scegliere la Basilicata potrebbe rivelarsi – a ben  vedere – come uno strumento di pubblicità ingannevole.

Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale

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