Dopo quattro mesi dalle dimissioni di Tisci, per le note vicende che hanno imbarazzato un’intera regione, ecco spuntare dal cilindro dell’appartenenza alla parrocchia di turno il nome del nuovo DG dell’agenzia regionale per la protezione ambientale. Onestamente non ci sembra che il curriculum vitae di Donato Ramunno possa essere annoverato tra quelli che segnino una discontinuità in termini di meritocrazia.

Ad ogni modo gli auguriamo buon lavoro ed attendiamo di saggiarne le qualità valutandone le azioni. Non sarà semplice dirigere l’agenzia se non si metteranno da parte le questioni di carattere politico a vantaggio di quelle di merito, cui si deve assolutamente prestare la massima attenzione; occorre concentrare tutte le energie a che si riesca a condurre con serietà tutte quelle attività ricadenti nel perimetro della mission dell’ARPAB. Occorre valorizzare – non svilire – le professionalità di cui è provvisto l’ente.

Da parte nostra presteremo la massima attenzione su questi aspetti, augurandoci che non si abbiano più a ripetere certi comportamenti inqualificabili che hanno macchiato indelebilmente la reputazione di un’agenzia tanto importante, specie in una regione come la nostra, afflitta da decenni da problematiche di carattere ambientale che troppo spesso sono state trattate con intollerabile superficialità.

I portavoce M5S in Consiglio Regionale della  Basilicata 

Gianni Perrino
Carmela Carlucci
Gianni Leggieri

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