Ha davvero dell’incredibile quanto successo nelle ultime ore in Regione Basilicata. La fantomatica commissione disciplinare annunciata dal Presidente Bardi per analizzare il caso Tisci ha deliberato per una semplice sospensione dello stesso in attesa di eventuali controdeduzioni.

Da più parti si sono sollevate proteste, anche all’interno della maggioranza che sostiene il Generale Bardi. Più morbida la posizione di Fratelli d’Italia, il partito di cui Tisci fa parte. Sta facendo molto rumore il silenzio dell’assessore Rosa, anch’egli esponente di Fratelli d’Italia: lo ricordiamo quando si stracciava le vesti per censurare le gravi condotte politiche dei suoi avversari. Oggi è un agnellino mansueto che si diverte a controllare i dati auditel delle trasmissioni televisive.

Non riusciamo affatto a comprendere questo atto di clemenza nei confronti del DG Tisci: «Chiunque non osserva un ordine legalmente dato per impedire l’invasione o la diffusione di una malattia infettiva dell’uomo è punito con l’arresto da 3 mesi a 18 mesi e con l’ammenda da euro 500 ad euro 5.000» dice l’articolo 260 ben noto alla Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, più la polizia locale, impegnati nei controlli sul territorio per il rispetto delle norme anti Covid-19

Circostanza, questa, che dovrebbe rientrare nella casistica dell’art 22, lettera “d” della legge regionale 20 gennaio 2020, recante “Riordino della disciplina dell’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della basilicata (ARPAB)” che prevede la cessazione dell’incarico  nel caso di gravi e reiterate violazioni di leggi o del principio di buon andamento e di imparzialità dell’amministrazione. Avrebbe dovuto saperlo l’avvocato Tisci, ma tant’è.

Alla situazione personale di Tisci, al quale auguriamo una pronta guarigione, si aggiunge anche il pesante danno di immagine per la pubblica amministrazione.

Certo è che Tisci farebbe meglio a togliere il disturbo e chiedere scusa a tutti i cittadini per il grosso imbarazzo che ha creato in questi giorni. Purtroppo conosciamo il personaggio e siamo francamente poco fiduciosi che si concretizzi questo scatto di dignità.

In un periodo fatto di limitazioni e grossi sacrifici (si pensi alle attività imprenditoriali che stanno facendo salti mortali per sopravvivere) fa davvero male prendere atto di azioni intrise di cotanta prepotenza. Il Presidente Bardi non attenda ulteriori 15 giorni per chiudere questa pagina tristissima della storia regionale.

Gianni Perrino
Carmela Carlucci
Gianni Leggieri
Movimento 5 Stelle Basilicata – Consiglio Regionale

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