Il 2020 rimarrà nella storia del genere umano, sarà per sempre ricordato come l’anno della pandemia da Covid-19.

Abbiamo dovuto imparare il significato reale di termini come lockdown, quarantena, isolamento, distanziamento sociale, dpcm, dad, ma soprattutto abbiamo contato e stiamo contando ancora oggi le migliaia di persone che non sono riuscite a sconfiggere questo maledetto virus. A loro e alle loro famiglie vanno il mio pensiero e la mia sincera vicinanza. 

Un virus che ha messo a nudo tutte le criticità fino nascoste come polvere sotto l’armadio: un sistema sanitario pubblico che è stato smantellato negli ultimi 20 anni e che si è ritrovato a lottare letteralmente a mani nude contro un nemico invisibile, un sistema  economico che è stato duramente colpito e che si regge su equilibri che il Coronavirus ha spazzato via,  un sistema di trasporto pubblico da sempre in affanno che non è stato in grado di rispondere efficacemente alle esigenze imposte dall’aggravarsi della pandemia, un sistema scolastico anch’esso spolpato negli ultimi 20 anni che ha mostrato le disuguaglianze di un Paese non ancora davvero digitale e totalmente connesso, un sistema sociale devastato che ha retto grazie a strumenti come il Reddito di Cittadinanza e alla estrema generosità del popolo italiano e lucano, ma che ha visto aumentare esponenzialmente la povertà.

Tutti noi abbiamo e stiamo facendo sforzi enormi per uscire da questo tunnel, ma lo stanno facendo soprattutto gli operatori sanitari impegnati quotidianamente in prima linea.

Oggi iniziamo a vedere la luce grazie al vaccino che entro la fine del 2021 dovrebbe portarci a raggiungere l’immunità di gregge, ma il percorso è ancora lungo e difficile, i prossimi mesi saranno purtroppo ancora molto duri.

Anche la Basilicata sta subendo l’onda tremenda della diffusione del virus ed ha mostrato i suoi limiti, ma anche i suoi valori del suo popolo nell’affrontare questa pandemia. 

Dobbiamo, però, guardare al futuro con la voglia di farcela e di ripartire, ce la possiamo fare, ce la dobbiamo fare.

Alla rinascita sanitaria che si avrà con la conclusione della campagna vaccinale, si dovrà accompagnare una ripresa economico-sociale che sta già ponendo le basi con azioni straordinarie come quelle del Recovery Fund, che abbiamo il dovere morale di utilizzare al meglio.

Auspico che il 2021 sia l’anno della perseveranza che ci possa far raggiungere questi obiettivi di rinascita e di ritorno alla normalità, per non avere più paura di abbracciarci.

Buon anno a tutte e tutti!

Gianni Leggieri
Consigliere Regionale

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