Le dimissioni di Giulio Ferrara dal Cotrab, dopo le proteste giunte da numerose parlamentari ed organizzazioni a difesa delle donne, mettono la parola fine su una vicenda che ha acceso i riflettori anche degli organi di informazione  nazionali.
Già un anno fa, in totale solitudine ma con grande convinzione e determinazione, ho posto all’attenzione dell’opinione pubblica lucana le condanne inflitte a Giulio Ferrara, in primo grado, in appello e poi in Cassazione per violenza sessuale. Lo dimostrano anche i miei interventi in Consiglio regionale. All’epoca, nessuna presa di posizione di chi preferisce la ribalta con i tagli di nastri, con le inaugurazioni e le cene di gala, inscenando chiassose e poco incisive proteste, di chi preferisce twittare anche per commentare lo starnuto del vicino di casa. Pazienza.
Il Movimento Cinque Stelle è stato particolarmente sensibile su una vicenda trattata sempre con grande attenzione e tatto. La mobilitazione per impedire al Ferrara di continuare a ricoprire il ruolo alla guida del Cotrab, partita dalla nostra regione, ha trovato il pieno sostegno della Senatrice del M5S Alessandra Maiorino, alla quale va il mio ringraziamento per la sensibilità dimostrata e per aver fatto scattare per prima la mobilitazione nazionale che ha portato alle dimissioni dello stesso Ferrara.
Sono sempre più convinto che le donne vittime di violenza vadano sempre tutelate, non solo durante i processi in tribunale, ma anche in tutti quei momenti in cui è a rischio la difesa della loro dignità. Io continuerò a fare la mia parte all’interno della principale istituzione regionale, che purtroppo si è dimostrata anche questa volta confusa e incapace di prendere una posizione forte e seria. La Lega dopo la figuraccia dell’Assessora Merra, cerca di salvare la faccia parlando di messaggi sessisti lanciati nei confronti della stessa sua esponente di governo. I messaggi non sono stati inviati da esponenti del M5S, noi ovviamente condanniamo fermamente ogni espressione sessista, ma ciò non giustifica le deboli posizioni della Merra.
Ferrara a questo punto non dovrebbe conservare nemmeno più la carica di direttore della Sita dove lavora la vittima della violenza. Mi aspetto che l’Assessora Merra, il Presidente Bardi e tutta la maggioranza stavolta non tentennino.

Gianni Leggieri
Consigliere regionale di Basilicata del MoVimento 5 Stelle

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