Se la crisi epidemiologica sembra essere quasi alle spalle, o almeno di molto rallentata, quella economica è appena iniziata.
Numerose le aziende e le microimprese in sofferenza, costrette a fronteggiare tanto i costi legati alla gestione ordinaria quanto quelli dovuti all’adeguamento delle attività alle nuove misure anti-covid, indispensabili alla ripresa dei lavori.
Una situazione difficile da sostenere e a cui la Regione Basilicata ha provato a mettere un cerotto, evidentemente insufficiente. Il 27 maggio, infatti, la Giunta Regionale ha emesso un avviso pubblico, il cui obiettivo sarebbe quello di destinare un contributo forfettario a fondo perduto alle microimprese, così da favorirne la ripartenza.
Bene, ma − oltre al ritardo della misura già segnalato – riteniamo che la stessa sia insufficiente, avendo escluso molti codici ATECO, che, per effetto diretto o indiretto delle norme nazionali, hanno subito un blocco delle attività.
L’avviso, infatti, da un lato, include al proprio interno attività come le farmacie a cui non è stato imposto alcun obbligo di chiusura e, dall’altro, ne esclude molte altre che sono state costrette alla chiusura oppure che, pur non essendo state sottoposte a questo obbligo, non hanno fatturato, a causa del lockdown.
Per questo, abbiamo chiesto al Presidente Bardi di verificare che l’elenco dei beneficiari di questo bonus sia completo e, qualora così non fosse, di provvedere alla sua integrazione nel più breve tempo possibile.
Mai come in questa circostanza, è indispensabile non lasciare indietro nessuno e consentire a tutti di partecipare alla faticosa ripartenza.
Carmela Carlucci
Gianni Perrino
Gianni Leggieri
Movimento 5 Stelle Basilicata – Consiglio Regionale