Sono giorni intensi per il futuro della nostra nazione ed anche per le sorti della nostra regione. Prendiamo atto della poca serietà di Salvini nell’abbandonare un contratto di governo che, pur tra mille difficoltà e differenze di vedute, aveva dato qualche segnale positivo ai cittadini.

Alla luce di questa situazione è davvero complicato capire quali saranno le linee programmatiche dell’attuale governo regionale, visto e considerato che le direttive imposte a parte della maggioranza, quella leghista in particolare, vengono impartite a margine di qualche beach party. Non è proprio il massimo sentire i generali della Lega parlare sommariamente di petrolio in Val D’Agri sposando la solita narrazione semplicistica degli ultimi giorni all’insegna del sì a tutti i costi.

Qualche settimana fa avevamo portato in consiglio regionale una interrogazione per avere aggiornamenti sulla richiesta di risarcimento danni nei confronti di ENI per il conclamato disastro ambientale verificatosi a seguito degli sversamenti emersi nel febbraio 2017. 

Nella risposta del dipartimento competente si precisa subito che la speciale tutela in materia di danno ambientale in senso stretto è riservata al Ministero dell’Ambiente, cui è conferita la legittimazione ad agire in giudizio per il relativo risarcimento. Il dipartimento, tuttavia, ha dichiarato di valutare la percorribilità di ogni ulteriore azione consentita per la tutela dei diritti di cui la Regione Basilicata è portatrice diretta.

Per quanto riguarda il danno, l’unica stima effettuata dalla Regione si basa semplicemente sul mancato introito delle royalties che si attesterebbe intorno a 47 milioni, considerate le annualità 2016 e 2017.  Non si comprende bene se i vari dipartimenti hanno avviato ulteriori stime anche relativamente all’ingente danno d’immagine subito dal territorio: nel documento c’è un vago riferimento alla linea difensiva che verrà eventualmente presa in sede giudiziaria. 

Su un eventuale diniego alla proroga della concessione al COVA in scadenza nei prossimi mesi, la Regione non si sbilancia: si terrà conto degli interessi delle comunità locali, non sono previsti aumenti delle estrazioni e ambiente e sicurezza saranno prioritari.

Come M5S Basilicata ribadiamo fermamente che non si debba fare alcuno sconto ad ENI. Il disastro è conclamato ed è sotto gli occhi di tutti e le criticità continuano ad essere molteplici; altrimenti non si giustificherebbero i miasmi nella zona del centro oli denunciati pochi giorni fa dagli operai della VIBAC di Viggiano. Forse i generali leghisti dovrebbero mettere da parte un attimo i costumi da bagno e farsi qualche aerosol di acido solforico per rendersi conto dell’esperimento in atto in Val D’Agri.

Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale



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