Continua la nostra attività di controllo sul funzionamento del sistema sanitario regionale (SSR) e delle strutture ad esso collegate.

Nei giorni scorsi ha destato molto scalpore la denuncia di una cittadina lucana del clamoroso disservizio rappresentato dai tempi biblici per sottoporsi ad una visita di controllo (follow-up carcinoma al seno). Sette mesi di attesa dopo regolare prenotazione al CUP non sono bastati per la signora che, un giorno prima della visita, è stata contattata dall’ospedale per la cancellazione della stessa ed invitata ad effettuare una nuova prenotazione. Peccato che la prima data proposta per la nuova visita cadeva ad aprile 2020. Un episodio gravissimo che ci propone un altro campanello d’allarme sulla situazione davvero precaria del SSR lucano.

Pur avendo recepito il piano nazionale di governo delle liste di attesa (PNGLA) per il triennio 2019-2021, la Regione Basilicata non ha ancora redatto il proprio piano regionale (PRGLA). Il PNGLA prevede un tempo massimo di attesa delle visite programmate (o di controllo quali quelle di follow-up) di 120 giorni. Nel caso in oggetto, il primo appuntamento disponibile risulta fornito dal CUP in una data nettamente superiore ai parametri previsti dal PNGLA ed in questi casi, il SSR è comunque tenuto a garantire la prestazione richiesta e prenotata ricorrendo a una prestazione in regime libero-professionale (intramoenia) a spese integralmente a carico dell’ASM, in quanto la paziente risulta esente (per patologia) dal ticket. 

L’assessore Leone si è scusato approfittando dell’occasione per attaccare la maggioranza precedente. Speculazioni politiche a parte, servono risposte concrete ed immediate ai cittadini. Il drammatico caso emerso dalla coraggiosa denuncia della cittadina è solo la punta dell’iceberg dei tanti disservizi che quotidianamente attanagliano i cittadini della nostra regione alle prese con il SSR.

Sul caso abbiamo depositato un’interrogazione urgente per conoscere come il governo regionale intende garantire il rispetto dei tempi massimi di attesa previsti dal PNGLA

Un’altra segnalazione su cui intendiamo far luce riguarda delle criticità che ci hanno segnalato  sull’Unità Operativa Semplice Dipartimentale (UOSD) di “Gastroenterologia Interventistica” al “Madonna delle Grazie” di Matera e, in particolare, la continuità del predetto “Servizio di pronta disponibilità”. Attualmente il personale sembrerebbe sottodimensionato: dei sette posti previsti, ne sono coperti solamente 5 di cui 2 a tempo determinato. Se non si prendono provvedimenti urgenti, si potrebbe arrivare alla sospensione sine die del servizio di pronta disponibilità. La direzione dell’ASM è sicuramente a conoscenza della situazione dato che i due medici a tempo determinato risultano essere tra gli idonei di una graduatoria di concorso del San Carlo di Potenza per Dirigente Medico della Disciplina di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva. 

Anche in questo caso crediamo siano necessari chiarimenti da parte dell’Assessore al fine di conoscere quali atti o provvedimenti urgenti si intendono porre in essere per scongiurare il rischio di sospensione del servizio presso l’ospedale di Matera.

Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale

 

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