Stupiscono e lasciano increduli le dichiarazioni del Sindaco di Potenza, l’Avv. De Luca, apparse sul Quotidiano di Basilicata di oggi. Durante un convegno sulle ludopatie, il Sindaco, di fronte alla drammaticità dei dati diffusi dai membri dell’Associazione “Famiglie Fuori Gioco” avrebbe affermato: “Se la comunità mi appoggia, vieterò le slot machines vicino ai luoghi sensibili”. Lo stesso primo cittadino potentino avrebbe poi fatto appello alle “forze positive” della società civile affinché dessero sostegno nell’eventuale approvazione di un apposito regolamento comunale che vieti a questi malefici apparecchi di essere collocati in prossimità di luoghi sensibili quali scuole, asili, ospedali, chiese, centri sociali, centri per anziani e parchi frequentati dai bambini.

Cogliamo l’appello di De Luca, al quale, per dovere istituzionale ricordiamo che lo strumento per raggiungere questo obiettivo è già disponibile: è la legge regionale 30/2014 recante “Misure per il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico (G.A.P.)”. In particolare, risulta in vigore dal gennaio 2017, grazie ad un nostro emendamento, una delle misure più forti previste dalla legge regionale “No Slot”: il cosiddetto “distanziometro”, ovvero l’obbligo di distanza minima di almeno 500 metri che ci deve essere tra le slot e i predetti luoghi sensibili. Allo stesso Sindaco di Potenza, così come a tutti gli altri 130 sindaci lucani, a settembre 2017 avevamo mandato anche una lettera per chiedere l’attuazione immediata di questa importante legge.

Riscontriamo purtroppo che ad eccezione di pochi comuni e nonostante tutta l’attività di sensibilizzazione condotta in merito, ad oggi è evidente l’inattuazione della legge regionale n. 30/2014: per questo auspichiamo una immediata applicazione della legge lucana “No Slot” da parte del Sindaco del capoluogo, la cui condotta sarebbe un virtuoso e chiaro segnale per tutti i comuni della Basilicata.

Gianni Perrino
M5S Basilicata – Consiglio Regionale

 

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