Oggi abbiamo assistito a una conferenza stampa di inizio anno a dir poco surreale. Dopo uno sterile elenco delle “cose fatte” dalla giunta Pittella durante il 2017, l’attenzione si è focalizzata sulle eventuali candidature di “famiglia”. Le condizioni economico-sociali in cui versa la Regione Basilicata sono evidentemente peggiorate rispetto a un anno fa, ma Pittella e la sua Giunta hanno avuto ancora una volta il coraggio di autocelebrarsi con toni trionfalistici. Purtroppo la realtà “fuori dal Palazzo” è ben altra. Sfidiamo i Pittella a presentarsi nelle piazze lucane; siamo sicuri che non dimenticheranno facilmente l’accoglienza che troveranno in ogni singolo paese lucano.   
Ormai è chiaro anche alle pietre: l’unico obiettivo della maggioranza di governo di questa regione è la spartizione di feudi e poltrone. Tutto il resto è noia per Pittella e soci.

Mancata approvazione del bilancio regionale, buco milionario delle partecipate, carenze nei controlli ambientali, scandalo trivellopoli, emergenza trasporti, riordino del sistema sanitario? Paiono piccole sottigliezze che per Pittella e i cantori del potere si risolvono con una semplice conferenza stampa che fa di un mediocre “storytelling” di marca renziana un’arma di mistificazione di una ben più desolante e drammatica realtà: quella quotidiana dei lucani.

Pittella, ribadendo la richiesta fatta ad Eni dei 100 milioni di euro, a fronte delle mancate royalties del 2017, ha perso l’ennesima occasione per ridare decoro e dignità alla nostra terra e reagire a quelli che non possono che definirsi veri e propri soprusi della multinazionale petrolifera del cane a sei zampe. Ma si sa, il partito-regione (o meglio ciò che ne resta) ha un debole per i petrolieri. Sarà forse per questo che Pittella ha risposto piccatamente al giornalista Leo Amato (che l’estate scorsa aveva anticipato un documento sulle conclusioni della VIS condotta in Val d’Agri creando non poco scompiglio in casa Eni, in Regione e nei Comuni interessati) allorquando questi gli ha chiesto conto dei ritardi sull’attuazione dei programmi di Matera 2019? Per rispondere servirebbe probabilmente  tutta la competenza psicoanalitica di un Freud o di C.G. Jung.

La linea del “rigore”, poi, più volte annunciata dall’ologramma del Gladiatore è solo l’ultimo bluff pittelliano, così come quella “rivoluzione” tanto declamata, che ormai – è evidente – altro non è che il perpetrarsi di danni e beffe a scapito dei lucani.
La realtà che vivono i cittadini in Basilicata è drammaticamente diversa: la disoccupazione e l’emigrazione giovanile continuano a galoppare e la regione continua inesorabilmente a impoverirsi delle migliori energie e risorse umane.
L’unica alternativa credibile per salvare dalla desertificazione economica e sociale e far rinascere questa nostra martoriata Regione è affidare il Governo al M5S sia a livello nazionale che regionale.

Gianni Perrino
Gianni Leggieri
M5S Basilicata – Consiglio Regionale

 

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