Ci tocca registrare per l’ennesima volta la mancanza del numero legale utile al prosieguo dei lavori del consiglio regionale. Solo in dieci, infatti, hanno votato per l’iscrizione all’ordine del giorno di una mozione urgente, a firma di Gianni Perrino, sull’insostenibile situazione che si sta verificando presso l’ospedale distrettuale di Tricarico, a causa dell’impossibilità di eseguire, da parte dell’unità operativa preposta, gli esami di colonscopia ai quali decine di pazienti attendono da mesi di potersi sottoporre.

Slitta ancora una volta, quindi, l’importante discussione sull’affaire derivati, la famosa quanto improvvida scommessa sulla pelle dei lucani fatta 10 anni fa, che ha comportato perdite per le casse pubbliche che si aggirano intorno ai 40 milioni di euro.

Questa cattiva abitudine ha radici lontane e, in questa legislatura, è stata usata spesso per meri fini di strategia politica. Come non ricordare, ad esempio,  il “T n’aia ‘sci!” ( trad.”Te ne devi andare”) di Mollica rivolto a Polese? Cari consiglieri, sarebbe il caso di mostrare un minimo di rispetto per la massima assise regionale, nonché per i tanti cittadini che attendono risposte da questa classe politica inconcludente che ci ritroviamo al governo. Nei prossimi giorni, in occasione della riunione della giunta per il regolamento, proporremo una modifica allo scopo di penalizzare questo tipo di comportamento irrispettoso e non più tollerabile.

Gianni Perrino
Gianni Leggieri
Gruppo Consiliare M5S Basilicata

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