Strane manovre accompagnate da un forte olezzo di immondizia si stanno svolgendo all’ombra della Città dei Sassi. Come riportato dalla OLA, in data 24/05/2016 è stata presentata da parte della ditta DECOM TRASPORTI Srl di Matera una istanza di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) relativa alla realizzazione di un “Impianto di recupero di rifiuti finalizzato alla produzione di CSS (Combustibile Solido Secondario)” nel territorio comunale di Matera, nei pressi della  Zona Industriale La Martella.

Non è semplice ottenere informazioni sul progetto, vista l’assoluta mancanza di trasparenza che accompagna la procedura: attualmente è possibile visionare il progetto e la documentazione completa relativa all’opificio in esame, solo in formato cartaceo e, per giunta, senza poterne estrarre copia.

Alcune informazioni si possono carpire dal testo di una mozione presentata da diversi consiglieri presso il Consiglio Comunale di Matera:  si parla espressamente di “un impianto per il trattamento di rifiuti solidi urbani che potrà effettuare cicli di lavorazione per 305 giorni lavorativi l’anno, 5 t/ora per 16 ore giornaliere. L’impianto potrà quindi trattare circa 25.000 ton./anno di rifiuti”. L’impianto produrrà migliaia di tonnellate di CSS da bruciare nei cementifici, come  quello di Matera (Italcementi SpA, impianto che vede ancora pendente a sua volta l’iter di un’ AIA che chiede di aumentare di 5 volte, a 60mila tonnellate all’anno, la quantità di CSS da bruciare).

I pochi elementi a disposizione disegnano un progetto che da tempo andiamo denunciando: i proclami della regione sulla presunta attuazione della strategia Rifiuti Zero 2020 e la conseguente eliminazione degli impianti di incenerimento, sono la solita enorme foglia di fico per nascondere ben altri progetti. E’ palese che a Matera (ma anche nel resto della regione) si vuol creare una sorta di filiera corta dell’immondizia che conclude il suo ciclo nei forni di Italcementi.

I progetti si muovono proprio mentre è in dirittura di arrivo il nuovo Piano Regionale dei Rifiuti. Per tale ragione,  ogni procedura autorizzatoria (anche di VIA o di AIA) di nuova impiantistica relativa ai rifiuti, dovrebbe essere sospesa in quanto lo strumento pianificatorio regionale potrebbe risultarne gravemente inficiato intervenendo su una realtà in parte o in toto mutata.

Come M5S vogliamo che sia seriamente attuata la Strategia Rifiuti Zero 2020, perseguendola totale eliminazione di qualsiasi forma di incenerimento, anche mascherato, come quello dei cementifici. Pertanto riteniamo doveroso chiedere alla giunta di rendere pubblico il procedimento che interessa il comune di Matera e sospendere, in attesa dell’approvazione del piano regionale dei rifiuti, le procedure autorizzatorie (anche VIA o AIA) di nuovi impianti di smaltimento, trattamento, produzione, gestione, incenerimento o termovalorizzazione.

Questo è quanto contenuto nella  mozione presentata durante l’ultima seduta di consiglio regionale.

Qui testo mozione

Gianni Perrino
Gianni Leggieri
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale

 

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