Ancora una volta il Centro Oli di Viggiano fa parlare di se. Ormai siamo abituati a commentare le fiammate anomale che a giorni alterni si verificano presso il centro nell’indifferenza totale della Regione e nel silenzio colpevole di chi dovrebbe controllare, vigilare, accertare e bloccare attività anomale. Ma questa volta il Centro Oli fa notizia per l’ennesima operazione dei Carabinieri del Noe che, a quanto pare, ha portato all’arresto di diverse persone indagate a vario titolo per il reato di smaltimento illecito di rifiuti.

Si tratta di un’accusa molto grave che in un Paese civile avrebbe fatto scattare l’indignazione generale, ma soprattutto avrebbe portato gli organi regionali deputati a ciò a muoversi immediatamente per tutelare la salute pubblica e per salvaguardare il territorio.
Appunto, in un Paese normale. Ma la Basilicata non si trova in un Paese normale e non è una Regione normale. Piuttosto potremmo dire che rispetto alle tematiche ambientali e ai problemi legati alla salute pubblica la Basilicata è una Regione a statuto speciale, molto speciale. Talmente speciale che fa gola a tutte le multinazionali che con i rifiuti, con il petrolio, con le scorie e con ogni tipo di “schifezza” inquinante, fanno soldoni. 

Una regione a statuto speciale dove inquinare non è una possibilità ma un dovere di chi viene a colonizzarci, tanto chi deve guardare è distratto, chi deve controllare non può farlo per vari motivi, chi deve intervenire per evitare che ciò accada sostiene che “è tutto a posto”. Salvo poi appunto scoprire che invece da noi l’Eni smaltisce illegalmente i rifiuti, Fenice inquina con la complicità della politica, i depuratori non funzionano e l’Unione europea ci sanziona, le discariche raccolgono rifiuti non trattarti preliminarmente, ecc…

E’ chiaro che tutto ciò è possibile perchè vi è un apparato politico – amministrativo che non fa il suo mestiere. Tutto ciò accade perchè vi sono complicità e silenzi assordanti. Tutto questo accade soprattutto perchè si continua ad investite su un’idea di sviluppo economico vecchia con l’utilizzo di energie inadeguate, fortemente inquinanti, devastanti per il territorio, l’ambiente e i cittadini. 

Rispetto a tutto questo è giunto il momento di dire basta, di voltare definitivamente pagina. Di farlo però dopo aver accertato responsabilità e errori. Anche per questo chiedo la istituzione di una commissione per studiare e verificare tutto quanto accaduto presso il Centro Oli di Viggiano da quanto questo si è insediato ad oggi, anche per meglio capire cosa si nasconde dietro i piani  di lottizzazione che stanno interessando proprio la zona a ridosso del centro. E’ giunto il momento di fare chiarezza. 

Il Capogruppo M5S Basilicata
Gianni Leggieri 

Articolo precedenteSABATO 2 APRILE 2016 CONVEGNO A POTENZA SULLE ENERGIE RINNOVABILI CON ESPERTI, AMBIENTALISTI E PORTAVOCE NAZIONALI E LOCALI DEL M5S
Articolo successivoInchiesta DDA di Potenza: la Basilicata al centro di un branco di pescecani.