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Un inquietante velo di mistero e confusione avvolge l’ARPAB mentre la politica, nella fattispecie la maggioranza targata Marcello Pittella, gattopardescamente finge di riformare per non cambiare nulla rispetto ai disastri ereditati dalle precedenti gestioni.

In questi giorni il neo Direttore dell’Agenzia, Edmondo Iannicelli, sembra essere un incontenibile fiume in piena. La ricognizione contabile straordinaria effettuata con l’ausilio del Direttore dell’istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata, Augusto Tantalo, farebbe emergere particolari raccapriccianti sulla gestione di Aldo Schiassi:  ci sarebbe un buco di 3,5 milioni di euro con quasi mille fatture inevase.

Sempre Iannicelli, in una riunione con i presidenti delle Province di Matera e Potenza, ha annunciato che, per rinforzare l’organigramma di ARPAB, servirebbero 94 unità e circa 7 milioni di risorse aggiuntive per operare i controlli ambientali.  Iannicelli smentisce Cifarelli che solo qualche giorno fa, dirigendo il solito coro di consiglieri acrobati (maggioranza e opposizione) in Consiglio Regionale di Basilicata, invocava ragioni e vincoli di bilancio nonche’ dettati normativi nazionali molto stringenti che bloccherebbero l’assunzione di 5 vincitori di un concorso pubblico espletato nel 2013 proprio dall’ARPAB. Queste cinque persone possono evidentemente attendere per la maggioranza pittelliana: in spregio dei piu’ elementari principi di diritto, e finanche di buon senso e buona amministrazione, gli viene negato un provvedimento che. tra l’altro, servirebbe a evitare azioni legali ai danni dell’ARPAB con ulteriori esborsi a carico delle casse regionali.

Pittella e Cifarelli si sono invece mostrati sensiblissimi a varare, prontamente, alcuni discutibilissimi, anche giuridicamente e eticamente, provvedimenti straordinari tra i quali:

  • 32 milioni per le casse disastrate del Comune di Potenza (tra i banchi del Consiglio Regionale siede anche Vito Santarsiero, Sindaco del capoluogo dal 2004 al 2014 ed ex Presidente della Provincia di Potenza); atto normativo col quale, oltre a regalare al comune capoluogo di regione una vagonata di denari pubblici, si sono vanificate di fatto le sanzioni e le co conseguenze previste in caso di dissesto dal testo unico degli enti locali
  • proposta di legge ad aziedam per salvare la Clinica privata Luccioni;
  • proroga fino al 31 dicembre 2016 di circa 180 contratti di collaborazione stipulati dalla Regione per attività di assistenza tecnica e servizi di consulenza.

A questi “mostri giuridici” nei prossimi giorni se ne potrebbero aggiungere altri: il calderone del ‘collegato alla legge di stabilità’, il cui testo e’ ancora non noto, nel quale potrebbero nascondersi prebende da elargire agli amici dislocati sul territorio.

L’unico regalo sino ad ora noto è quello che si vorrebbe confezionare per gli amici petrolieri: vendere quote di CO2 ad ENI. Avete capito bene! La regione vorrebbe vendere vere e proprie quote per ridurre (a proprio discapito) l’impatto negativo delle proprie attività sull’ambiente a chi sta praticamente avvelenando questa terra.

Il 2015 si era concluso con una maggioranza che scappava a festeggiare  il capodanno a Matera. Il 2016 e’ cominciato per Pittella all’insegna della piu’ totale confusione amministrativa. Confuso e felice, presidente Pittella? Molti lucan, anche per suo merito, purtroppo sono infelici per come vanno le cose in regione.

Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale

 

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