Il Sistema Sanitario Regionale (SSR) lucano, oltre a succhiare gran parte del bilancio regionale, rappresenta un vero e proprio porto delle nebbie. A riprova di tutto ciò vi è la recente perentoria richiesta di chiarimenti avanzata dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) sulla gestione sibillina degli appalti pubblici: 160 milioni di euro che sarebbero stati gestiti in modo irregolare, grazie a proroghe, frazionamenti di appalti e affidamenti diretti.

Un sistema (sanitario lucano) la cui opacità non si ferma al solo affidamento degli appalti, ma va oltre: la gestione dei concorsi pubblici e le assunzioni di personale a vario titolo, appaiono rispondere a finalità di esclusivo clientelismo.

Lo abbiamo già dimostrato nel maggio scorso quando, proprio sotto elezioni, abbiamo costretto l’Azienda Sanitaria di Matera a ritirare la delibera che riapriva i termini di un concorso per infermieri fino a quel momento non ancora terminato. I primi 300 candidati preselezionati su 11 mila partecipanti, si sentirono beffati da una improvvisa riapertura dei termini che di fatto garantiva agli esclusi, illegittimamente, una nuova chance. Fortunatamente i vertici ASM, non potendo negare il macroscopico “errore”, decisero di fare marcia indietro ed annullare la delibera.

Nel SSR sono molti i direttori e i dirigenti in circolazione che si lasciano andare a spericolate acrobazie amministrative: ad esempio, nell’assunzione di personale sanitario a tempo indeterminato (e determinato) vengono sistematicamente ignorate le graduatorie, valide ed efficaci, dei  concorsi già espletati. E’ questa la giusta doglianza dei 200 infermieri risultati idonei ed inseriti in graduatoria dopo un concorso per 6 posti di C.P.S. Infermiere espletatosi lo scorso anno all’I.R.C.C.S “C.R.O.B.” di Rionero in Vulture (Potenza).

Gli infermieri vincitori reclamano il loro diritto ad essere presi in considerazione anche per le eventuali assunzioni fatte da altre Aziende Sanitarie della Regione Basilicata. Alla base della loro recriminazione vi è l’Accordo tra le Aziende del Servizio  Sanitario Regionale della Basilicata per “l’utilizzo reciproco di graduatorie finalizzate ad  assunzioni di personale“, accordo che all’art. 1 prevede, per l’appunto, l’utilizzazione reciproca di  graduatorie di concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato tra ASP di Potenza, ASM di Matera e IRCCS CROB di Rionero  in Vulture (PZ). A rafforzare la loro posizione c’è una serie impressionante di norme, nazionali e regionali, che impone alle pubbliche amministrazioni di assumere utilizzando, prioritariamente, le graduatorie dei concorsi già espletati, nonchè l’art. 45 della Legge Regionale n. 4/2015 (“Collegato alla legge di stabilità regionale 2015”), che al comma 1 ha prorogato al 31 dicembre 2016 il  termine di validità di tutte le graduatorie relative a concorsi pubblici anche del SSR.

Tra le Aziende Ospedaliere che hanno applicato l’accordo vi è il San Carlo di Potenza che ha proceduto all’assunzione a tempo indeterminato di un Dirigente Architetto e un Dirigente Medicoin Dermatologia e malattie  veneree utilizzando una graduatoria della ASM di Matera e all’assunzione a tempo indeterminato di un Dirigente Farmacista utilizzando una graduatoria dell’ I.R.C.C.S. “C.R.O.B.” di Rionero risalente all’anno 2011.

Onde evitare il proliferare di nuovi concorsi ad orologeria “elettorale” e nuovi pasticci dirigenziali,  abbiamo fatto nostra la protesta dei 200 infermieri e portato la questione all’attenzione della Giunta Regionale e dell’Assessore al ramo, chiedendo chiarimenti sull’operato delle Aziende del Servizio Sanitario regionale, della stessa Regione Basilicata, nonché degli enti strumentali regionali. Questa volta ci aspettiamo una chiara e inequivoca presa di posizione dell’Assessore e non la solita “velina” letta meccanicamente in aula.
Ci permettiamo di rivolgere all’assessore Franconi con lo stesso invito fatto in occasione del concorso di Matera ai dirigenti ASM: affigga un cartello sulla porta del suo ufficio con su scritto “LA MERITOCRAZIA SALVA LA VITA!’”.

Qui testo interrogazione

Gianni Perrino
Capogruppo M5S Basilicata – Consiglio Regionale

 

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