La Regione appalta i bandi a società miste pubblico-private, concede gestione e finanziamenti e, in fine, non istituisce un sistema periodico di verifica per controllare la correttezza della finalità del bando tra i beneficiari del finanziamento pubblico.

Accade con il Gal (Gruppo di azione locale) e il Cosvel srl (Consorzio per lo sviluppo dell’economia locale), i quali hanno gestito i Psl (Piano di sviluppo locale) “Le terre del silenzio” 2007-2013, ex Dgr 1855/11, del bando pubblico “Realizzazione del sistema ospitalità diffusa nei centri storici”, teso a disciplinare i criteri e le modalità per la concessione degli aiuti in attuazione del Psl. Il progetto riguarda i comuni del Metapontino (Bernalda, Colobraro, Pisticci, Montalbano Jonico, Nova Siri Centro, Rotondella, San Giorgio Lucano, Tursi, Valsinni) e consiste nella realizzazione di piccole strutture ricettive per incentivare il turismo nei centri storici dei predetti comuni.

Tutto ciò è stato realizzato attraverso interventi di migliorie di immobili di privati che vanno dal restauro vero e proprio all’acquisto di arredi ed elettrodomestici, tutto questo grazie, appunto, a finanziamenti pubblici. Tuttavia, sembrerebbe che i controlli sulla legittimità della procedura si fermino alla sola parte preliminare del bando e cioè quella relativa alla correttezza della presentazione della domanda da parte del privato beneficiario.

È proprio questo l’oggetto dell’interrogazione depositata dal consigliere regionale M5S Gianni Leggieri, nella quale si chiede il motivo della mancanza di controlli anche dopo l’approvazione delle relative domande. Tra l’altro è una tipologia di investimento che già non procura occupazione, ma solo integrazione di reddito ai beneficiari del provvedimento, e che necessiterebbe anche di controlli periodici nell’arco di tempo concordato entro il quale queste case ristrutturate devono essere realmente utilizzate come luoghi di ricezione turistica locale.

I controlli, continua Leggieri, servono infatti ad evitare facili speculazioni da parte di privati che ricevono soldi pubblici per ristrutturare il proprio immobile, senza però dare seguito allo scopo del bando: attivare una struttura ricettiva di tipo alberghiero al fine di incentivare il turismo nelle zone dell’entroterra metapontino. E la cronaca nera ci ha già fornito in passato speculazioni del genere.

Il M5S, aspettando di sapere dalla Regione come ha ottemperato ai controlli sul finanziamento in questione, in rispetto del proprio programma elettorale, insisterà anche affinché l’ente governativo lucano la smetta di appaltare i bandi pubblici a società private, elimini i suoi enti a gestione privata e ritiri la sua partecipazione all’interno di società private, auspicando che, in futuro, ma con valore retroattivo, istituisca già negli avvisi pubblici un sistema efficace di verifica.

Il Portavoce regionale M5S
GIANNI LEGGIERI

Articolo precedenteAncora un concorso “blindato”: solo 10 i fortunati stabilizzati dalla Regione Basilicata.
Articolo successivoIn terza commissione si discute del disciplinare di attuazione degli obiettivi del PIEAR. Presentati emendamenti per evitare l’eolico selvaggio.