Il sequestro della Siderpotenza, disposto dalla Procura di Potenza, conferma le preoccupazioni espresse da anni dal M5S e da numerosi comitati di cittadini, rispetto all’inquinamento prodotto dall’impianto siderurgico situato nell’area industriale del capoluogo a ridosso dei quartieri Bucaletto e Betlemme. Condividiamo la scelta dei magistrati potentini di far interrompere la produzione e di voler andare fino in fondo per salvaguardare la salute pubblica e fare chiarezza sulla principale emergenza ambientale della città.

Siamo convinti che ora non ci saranno più alibi e l’azienda dovrà assumersi la responsabilità di attuare tutte le misure necessarie per rispettare i parametri ambientali previsti dalla legge, considerato che, così come dichiara la Procura, i limiti di soglia nelle emissioni di diossine e monossido di carbonio sono stati superati fino al 74% in più rispetto ai limiti consentiti. Siamo solidali con i circa 300 addetti dell’azienda di proprietà delle Ferriere Nord di Udine e ci auguriamo che in tempi rapidi possano essere attuati gli interventi tecnici e di adeguamento dell’impianto suggeriti dai periti della Procura per eliminare le emissioni nocive e inquinanti.

Capiamo il dramma dei lavoratori e saremo al loro fianco per fare in modo che non vengano lasciati soli e che l’azienda e le pubbliche istituzioni si attivino per salvaguardare i posti di lavoro. Esaminando l’intera vicenda, è grave constatare che la magistratura abbia dovuto colmare le incapacità e le inadempienze della politica e delle pubbliche istituzioni in mano al Pd dell’ex sindaco Santarsiero, che ha governato la città negli ultimi 10 anni, e dell’Arpab, l’organismo regionale di controllo ambientale della Regione Basilicata, guidata prima da De Filippo e ora da Pittella.

Ancora una volta, questi personaggi non hanno saputo svolgere il proprio ruolo di amministratori né sul piano della programmazione industriale e né rispetto alla tutela ambientale del territorio. Siamo certi che la magistratura farà chiarezza anche su questo per verificare se ci siano state responsabilità o negligenze da parte dell’Amministrazione comunale di Potenza e da parte dell’Arpab che, in più occasioni, ha fatto i monitoraggi e le analisi per controllare i livelli di inquinamento dell’impianto siderurgico potentino. 

Gianni Leggieri e Gianni Perrino – Consiglieri Portavoce M5S Regione Basilicata
Savino Giannizzari – Consigliere Portavoce M5S Comune di Potenza,

 

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