MATERA – «Se per integralista si intende chi non scende a compromessi e non retrocede su questioni come la salute ed allora siamo degli integralisti». Gianni Perrino nuovo consigliere regionale, materano, del Movimento Cinque Stelle parla con il “Quotidiano”, racconta le sue emozioni nelle ore immediatamente successive al voto ma soprattutto la sua determinazione e i suoi obiettivi nel ruolo che deve svolgere in Consiglio regionale.

Non manca la voglia di confrontarsi con questa nuova sfida ma anche l’analisi dei motivi che non hanno consentito al Movimento 5 stelle di avere lo stesso successo numerico delle ultime elezioni politiche.

Ma le prime impressioni vanno al lunedì post-voto, allo spoglio, ai numeri, al testa a testa con Mimmo Genchi che hanno caratterizzato la contesa elettorale di quelle ore. Perrino pare però decisamente distaccato: «non sono stato attirato dai risultati, ho passato il lunedì in totale relax. Devo dire che ero sereno, ho passato la campagna elettorale a trasmettere quelli che sono i messaggi del movimento senza fare alcuna pressione sul voto e ho mantenuto questa linea. Certo qualcosa avevo cioè la voglia di capire se quel messaggio, il lavoro che anche in passato avevo fatto era stato recepito ed in qualche modo apprezzato. Non un’ambizione personale ma questa consapevolezza».

Tanti i temi, le emergenze su cui la Basilicata e i suoi consiglieri regionali dovranno concentrarsi nei prossimi giorni, una volta insediati ma di certo l’idea e la priorità che il movimento 5 stelle ha mostrao e che ha caratterizzato in questi mesi l’impegno di Perrino puntano soprattutto all’ambiente, al petrolio, alla salute. «Sono molto importanti per noi perchè sono al centro della qualità della vita dei cittadini». Perrino non si scompone nemmeno di fronte alle accuse di integralismo che vengono spesso rivolte al Movimento su queste questioni: «se per integralismo si intende chi non retrocede e non scende a compromessi sulla salute dei cittadini ed allora posso dire che sono orgoglioso di essere integralista e continuerò ad esserlo. Io sono convinto che qui parliamo di difendere il diritto alla vita. E’ chiaro che determinate questioni vanno affrontate ma noi dobbiamo lottare per ridurre  al minimo l’incidenza delle malattie nei nostri territori. Non parlo solo dei tumori ma anche altri disturbi come ad esempio quelli della personalità che possono subentrare.

Io credo che si possa praticare delle strade alternative come ad esempio incentivare il fotovoltaico, renderlo più accessibile, praticare una parcellizzazione della produzione e del consumo così da ridurre anche la bolletta energetica. L’eolico? E’ una questione da approfondire, ha un impatto spesso importante a livello paesaggistico ma non produce i danni sulla salute di altre forme di energia. Io credo che questi temi vadano affrontati ed approfonditi magari con l’ausilio di docenti dell’Università di Basilicata evitando magari consulenze come quelle che aggiustano i pasticci dell’Arbea».

Perrino parla anche della protesta che è la forza ed il limite del movimento: «io credo che la protesta non è sbagliata di suo perchè evidentemente se c’è, la gente si è resa conto che qualcosa non va. Se questa fase viene seguita poi da proposte ed alternative ed allora si diventa ancora più forti e convincenti, faccio un esempio che riguarda i problemi di sicurezza che limitano molti edifici pubblici. Penso soprattutto alle scuole. Potrebbe essere importante procedere ad una ristrutturazione funzionale di questi edifici, metterli in sicurezza ed al contempo far lavorare anche le imprese del territorio. Non è per forza necessario costruire nuovi quartieri per far lavorare le imprese».

Poi una triste constatazione: «purtroppo qualcosa dobbiamo fare, cambiare perchè sono migliaia i giovani che scappano via in cerca di lavoro. C’è gente disperata che ha bisogno di arrivare alla fine del mese».

Quanto al voto di 5 stelle non in linee con le attese degli ultimi giorni e con il dato delle ultime politiche (solo Matera città è andata in qualche modo in controtendenza) Perrino spiega: «purtroppo c’è un accanimento ingiustificato dei media nei nostri confronti, è passato il messaggio per cui noi non abbiamo fatto nulla a livello nazionale. La gente si è convinta di cose che non stanno nella realtà e questo ha finito evidentemente per vedersi».

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