Caro Rocco Papaleo,

chi ti scrive è un cittadino lucano che vuole informarti su cosa l’ENI ( azienda cui fai da “testimonial”) ha realizzato negli ultimi anni in Basilicata ( la regione che ti vanti di amare).

Lasciando stare le problematiche ambientali , già AMPIAMENTE trattate dalla Prof. MARIA RITA D’ORSOGNA, ti spiego quanti posti di lavoro e quanti SOLDI sono stati sottratti alla già debole economia lucana.

Negli ultimi dieci anni sono stati chiusi quasi tutti gli uffici ITALGAS della Regione , con conseguente prepensionamento e incentivazione all’esodo per i dipendenti con la naturale diminuzione dei posti di lavoro; il servizio per i cittadini è praticamente inesistente, a parte alcuni negozi in FRANCHISING che pensano piu’ che altro a vendere caldaie e a stipulare nuovi contratti da sottrarre alla concorrenza.

Il problema attuale è quello che ci sono dei ragazzi , TUOI CORREGIONALI , che nell’ultimo anno stanno svolgendo il lavoro di letturisti, si proprio quelli che vanno casa per casa e rilevano i consumi delle famiglie , in condizioni assurde:vengono pagati a COTTIMO , cioè in base alle letture effettuate, senza alcuna tutela sindacale, senza malattia, senza che vengano versati loro i contributi per l’agognata pensione(!).

Il tutto con il benestare dell’ENI che avendo appaltato lo scorso anno il servizio di lettura contatori ad un prezzo STRACCIATO , per risparmiare , cosi’ dicono loro .

Voglio insinuare un dubbio nella tua testolina: non è che quei soldi negati a PADRI DI FAMIGLIA E RAGAZZI che svolgono ormai da un anno il lavoro sul territorio sono serviti per il tuo cachet?

La prossima volta che accetti di fare da testimonial per un’azienda , pensaci bene , perchè la dignità della gente che lavora è la cosa piu’ importante, persino del successo.

Io sto cercando da solo di aiutare questi ragazzi che , pur di lavorare , hanno accettato queste condizioni assurde.Magari visto che tu dai un “passaggio” agli italiani ,la mattina mettiti in macchina e porta i lavoratori in giro per la Basilicata, visto che non viene riconosciuta loro neppure la spesa per il carburante.!

Articolo precedenteComunicato stampa gruppo di Potenza
Articolo successivoEditoria Nazionale Indipendente (ENI)