I lavoratori del Don Uva chiedono chiarezza sulla propria sorte e su quella dell’Azienda. Da un’iniziale euforia dovuta ad una pre-intesa raggiunta in sede di tavolo tecnico tra i suoi rappresentanti, quelli dell’ASP e della Regione Basilicata, all’angoscia determinata dalla mancata attuazione dei punti concordati.

A tutto questo si aggiunge il solito silenzio delle istituzioni che toglie il sonno a chi ha bocche da sfamare e a chi non sa più nulla del proprio futuro. Sono questi i punti toccati dall’interrogazione depositata dal consigliere Portavoce in regione del M5S Gianni Leggieri.

Interrogazione che prende spunto da una missiva denuncia del sindacato UGL Sanità Basilicata, il quale altro non chiede che il rispetto degli accordi presi in sede di tavolo tecnico che servirebbero proprio a rilanciare l’Azienda Don Uva di Potenza attraverso un piano che ne prevede il potenziamento invece che il rovinoso fallimento.

A peggiorare le cose, pare sia stato proprio l’ASP attraverso l’accantonamento di dieci milioni di euro per fare fronte alle controversie verso terzi. Eppure, la missiva-denuncia riporta come già il piano di cessione redatto dall’attuale Commissario, tenesse conto anche dei terzi debitori.

La regione Basilicata, non ha mai messo in atto alcun provvedimento per il recupero delle somme utili a pareggiare il bilancio della sede lucana del Don Uva e gli appelli del Commissario e del Sindacato UGL, affinchè la regione si esprimesse in merito alla pre-intesa di cui sopra, sono stati fino ad ora inascoltati.

Resta forte il timore dei lavoratori che la Regione stia assegnando quanto contenuto nella predetta intesa ad altre strutture che, sempre secondo quanto denunciato dalla UGL, non avrebbero ancora attivato i posti letto, penalizzando fortemente il capoluogo e lasciando sguarnito l’importante presidio del Don Uva (con prevedibile disagio dei pazienti che saranno costretti ad essere trasferiti in altre strutture, anche a notevoli distanze).

Il Presidente Pittella deve rispondere sull’esistenza della predetta intesa, sul mancato rispetto dei punti concordati, sul perché non risponde alla richiesta di incontro inoltrata dai lavoratori del Don Uva e se è vero che i punti contenuti nella pre-intesa saranno disattesi in favore di altre strutture. Se così fosse, sarebbe utile conoscerne i motivi e come si intende procedere per la tutela degli attuali lavoratori del Don Uva di Potenza.

Portavoce M5S Basilicata
Gianni Leggieri

 

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