In Italia ogni anno si registrano più di mille morti sul lavoro e numerosissimi infortuni. In Basilicata si sono registrati, negli ultimi anni, diversi incidenti – purtroppo anche mortali – sui luoghi di lavoro e nel 2018 sono state già 5 le morti bianche. Il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere costantemente al centro dell’impegno di tutti i soggetti sociali, in modo tale da creare una cultura che sappia coniugare il lavoro con il rispetto degli inalienabili diritti dei lavoratori. Per creare tale cultura è essenziale l’opera delle diverse istituzioni che operano sul territorio.
La persona, nella sua integrità, e il suo benessere, devono essere posti al centro delle azioni e delle attività svolte in ogni campo a partire dalla garanzia della qualità del lavoro, non essendo accettabile per qualsiasi paese il ripetersi di incidenti e di “morti bianche”, a maggior ragione per il nostro, che si colloca tra le economie più avanzate del mondo e la cui Carta Costituzionale colloca il lavoro nel suo primo articolo.
Il tragici eventi avvenuti nelle scorse settimane hanno generato non solo una grande e partecipata commozione, ma anche profondo dolore e fortissima indignazione.
Per affrontare adeguatamente il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro è indispensabile rifuggire dal rischio di affrontarlo solo sull’onda emotiva determinata da eventi drammatici, le cui tragicità non devono eclissare lo stillicidio nazionale continuo di infortuni che incessantemente accadono nei luoghi di lavoro d’Italia.
Il nostro Paese ha un sistema legislativo per la tutela e garanzia della sicurezza tra i più avanzati e specifici, le cui radici portanti risalgono agli anni 50 del secolo scorso ed hanno avuto successivi aggiornamenti fino al recente Decreto 123/2008. Non occorrono nuove leggi, piuttosto è necessario attivare e applicare l’intero ventaglio di strumenti vigenti che, in larghissima parte, sarebbero in grado di garantire la corretta e sicura esecuzione delle attività in ogni ambiente di lavoro.
Il pieno rispetto delle leggi e l’obiettivo dell’abbattimento degli infortuni, vadano perseguiti attraverso la messa in opera di attività sinergiche virtuose che attivino tutti gli strumenti disponibili (vigilanza, assistenza, repressione, incentivazione) fino alla emarginazione delle aziende che reiteratamente operano in violazione delle norme di tutela della salute e sicurezza.
Occorre sostenere e promuovere gli investimenti delle aziende sui sistemi di sicurezza e sulla organizzazione delle stesse, tali da garantire ai lavoratori un grado elevato di informazione/formazione sulle condizioni ambientali, sulla tutela della salute e sulla stessa sicurezza. È necessario rilanciare rapporti organizzati all’interno delle imprese tra lavoratori, Organizzazioni Sindacali, datori di lavoro e rappresentanti degli Enti Locali e Territoriali
Va rafforzato il ruolo dei Rappresentanti dei Lavoratori per la sicurezza nelle Aziende, quello territoriale per i cantieri temporanei e mobili, e quello della Sanità pubblica nei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro.
Abbiamo chiesto alla Giunta Regionale di organizzare, prima della pausa estiva, di concerto con le altre istituzioni interessate, le parti sociali, il mondo dell’associazionismo, una Conferenza regionale sul tema della sicurezza del lavoro.
La Giunta deve impegnarsi a verificare la possibilità di rafforzare gli strumenti di sostegno alle imprese per attuare buone prassi in materia di prevenzione e formazione, a sviluppare tutte le possibili iniziative per promuovere la sicurezza e la qualità del lavoro e per contrastare il lavoro nero e precario in tutti i settori economici e professionali attraverso la formulazione di un piano di azioni coordinate con i diversi livelli istituzionali, con le parti sociali e con tutti i soggetti associativi e rappresentativi del mondo del lavoro.
Gianni Perrino
Gianni Leggieri
Portavoce M5S Basilicata