Nonostante si dica tranquillo nel corso della sua intervista, il Presidente Pittella dimostra di essere molto nervoso e di non aver proprio digerito la notizia dell’ultima inchiesta che lo vede coinvolto e accusato del reato di corruzione elettorale. Una brutta intervista quella del Presidente, nella quale esce fuori tutta l’arroganza del politico abituato ad essere al di sopra di tutto e tutti, poco tollerante e sicuramente non abituato a stare dall’altra parte della barricata, quella di chi non può gestire e sottomettere la comunicazione.

Certo che i social network sono un grosso problema perché diventa molto difficile anestetizzare le notizie e far passare in sordina le indagini che coinvolgono la classe politica lucana. Per questo il Presidente Pittella mostra tutta la sua irritazione. Irritazione ingiustificata se si considera che ci sono esponenti politici molto meno importanti di lui, uno fra tutti, il Sindaco di Quarto, che senza essere neppure indagati sono stati sotto i riflettori delle maggiori reti televisive nazionali per settimane. Forse il Presidente Pittella avrebbe gradito una sorta di silenzio stampa generale, nonostante la sua iscrizione nel registro degli indagati per una ipotesi di reato grave ed odiosa come quella de gli viene contestata.

Irritazione che alla fine ha lascito spazio addirittura alla rabbia quando Pittella è addirittura arrivato a promettere che i suoi nemici politici verranno asfaltati. Una minaccia? Un avvertimento? Non lo sappiamo e non ci interessa, ma sicuramente si tratta di una caduta di stile e comunque il segno tangibile della debolezza di chi vede le prime crepe sul castello di sabbia costruito in questi anni e non riesce ad accettare la realtà del decadimento del suo impero.

Da asfaltare però in questa Regione ci sono solo le strade e non certo gli avversari politici colpevoli di aver riportato una notizia che al momento non risulta essere stata smentita da nessuno. Per questo il Presidente farebbe meglio ad impegnarsi per  trovare le risorse per sistemare la rete viaria del nostro territorio e a conservare le sue energie per risolvere i problemi, invece di cercare nemici da asfaltare.

Al Presidente a questo punto suggeriamo due cose: 1) Di cambiare regime alimentare e utilizzare più tisane e camomille, per evitare ulteriori scivoloni politici e soprattutto per calmare un po’ i nervi; 2) Di prendere atto del fatto che la sua “verginità” politica è stata persa da tempo e ormai dopo “scontrinopoli” non è certo credibile dal punto di vista della onestà e della trasparenza.

In ogni caso il Presidente Pittella può consolarsi perché se il suo predecessore dopo i guai giudiziari è stato promosso sul campo da Renzi ed è diventato sottosegretario, Pittella può avere ambizioni molto più alte. D’altra parte si sa come funziona nel PD, avvisi di garanzie e condanne fanno curriculum e servono a scalare più velocemente la montagna che porta in Parlamento o direttamente al Governo del Paese.

Il Portavoce Capogruppo regionale M5S
GIANNI LEGGIERI 

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