La gestione dell’Azienda ospedaliera regionale San Carlo non può mortificare le professionalità lucane e, soprattutto, rappresentare una terra di conquista. È di questi giorni la nomina del neodirettore sanitario Rosario Sisto, iscritto nell’elenco dei soggetti abilitati predisposto dalla regione Campania. A tale nomina si è aggiunta quella del direttore amministrativo dell’Aor San Carlo di Potenza, Maria Acquaviva, il cui nome è stato attinto da un elenco di idonei dell’Asp di Cosenza.

E ancora. L’Aor San Carlo ha richiesto pure la “concessione di un periodo di comando” a Potenza della Dottoressa Rosa Greco in servizio presso gli uffici Gestione Risorse economico-finanziarie della stessa Asp Cosenza. Ma come se non bastasse dal prossimo 1 settembre un autista di ambulanza, proveniente dal Santobono di Napoli, potrebbe raggiungere l’Azienda ospedaliera San Carlo a seguito di richiesta di “comando in uscita”. Un segnale gravissimo per la nostra sanità, che dimostra di non valorizzare le risorse umane del luogo e di ricorrere in continuazione all’esterno con l’attuale gestione.

Per questo motivo, alla luce di tutto quanto sta accadendo nell’Aor San Carlo viene naturale chiedere le dimissioni del Direttore generale Massimo Barresi. La politica regionale deve interrogarsi sulla sanità lucana. Non sono bastati gli scandali e le inchieste giudiziarie di un anno fa, che hanno danneggiato la reputazione della Basilicata e gettato gravi ombre sulla sanità regionale. Quest’ultima deve avere come primario obiettivo la salute dei cittadini. Occorre dare un segnale forte e la Giunta Bardi, qualora non dovessero maturare decisioni spontanee, intervenga in maniera decisa e coraggiosa.

Gianni Leggieri
Consigliere Regionale M5S Basilicata

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