I segnali fortemente preoccupanti dello stato di salute della sanità lucana trovano conferma con la chiusura improvvisa della Terapia Intensiva Neonatale  al San Carlo di Potenza. Ancora una volta il diritto alla salute passa in secondo piano e, questa volta, a farne le spese sono i neonati prematuri e i loro genitori sballottati verso altri ospedali fuori regione. 

Oggi la stampa locale ci elenca differenti retroscena: già a giugno, il Direttore Generale Barresi, aveva messo in guardia la Regione sulla carenza di neonatologi e su possibili ripercussioni sulla continuità del servizio; dal canto suo, l’Assessore Leone getta ombre sui 5 medici in malattia, ricordando un recente concorso per primario di neonatologia vinto dal Dott. Sisto, che avrebbe causato non pochi malumori tra gli altri partecipanti. 

Una situazione in ogni caso vergognosa che merita una soluzione in tempi rapidi. La terapia intensiva neonatale è fondamentale nel sistema di assistenza materno-infantile e questa chiusura  lascia completamente sguarnita l’intera regione di questo servizio. Inoltre, secondo voci ancora non confermate, determinerebbe la sospensione altresì dello STEN (Servizio Trasporto Emergenza Neonatale), servizio che dalla Società italiana di Neonatologia è ritenuto “fondamentale” nell’ambito del sistema di assistenza materno-infantile.

Non ci presteremo alla rissa alimentata sia dalla maggioranza che dall’opposizione di centrosinistra, così come condanniamo le presunte faide in atto tra il personale medico. Vogliamo semplicemente che questa situazione venga chiarita al più presto in Consiglio Regionale da parte dell’Assessore Leone. 

La salute dei neonati indifesi e la serenità delle loro famiglie vengono prima di qualunque  becera speculazione politica.

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Gianni Perrino

Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale

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