Sono tanti gli interrogativi senza risposta rimasti appesi in questi 5 anni di consiliatura che difficilmente avranno risposta in queste ultime settimane. Troppo spesso le sedute di consiglio regionale si sono trasformate in una sorta di bivacco utile solo a soppesare i rapporti di forza all’interno della maggioranza ed a cercare sponde nell’opposizione.

Su una cosa però ci teniamo ad avere un chiarimento prima che questa X legislatura arrivi a conclusione. Come ben sapete i vitalizi in Basilicata sono stati aboliti e i Consiglieri di questa legislatura non hanno alcun diritto a godere di questo odioso privilegio. In questa legislatura si è anche proceduto ad un ulteriore ‘taglietto’ ai vitalizi in essere (con i ringraziamenti di qualche fondazione amica), ma si è cercato anche di ripristinarli per coloro che non erano riusciti a prenderli nella precedente legislatura. Erano gli ultimi giorni di giugno del 2017 e si stava lavorando sulla legge di bilancio, quando tra gli emendamenti spuntò la norma ‘salva vitalizi di cui nessuno voleva avere la paternità, ma in tanti  ne aspiravano al beneficio.

Fu tanta l’indignazione popolare; il caso arrivò alle cronache nazionali e il governo regionale fu costretto a fare marcia indietro abrogando la norma.

Tuttavia è bene evidenziare che, pur essendo stata abrogata, quella norma è rimasta in vigore per ventisette giorni​: dal 30 giugno 2017 ​(data di entrata in vigore corrispondente a quella di pubblicazione nel BUR) fino al 26 luglio 2017 ​(giorno successivo alla pubblicazione nel BUR della legge di abrogazione).

Ventisette giorni in cui molti dei potenziali beneficiari potrebbero aver beneficiato della norma ad hoc.
Nei mesi scorsi abbiamo inoltrato più volte richiesta all’ufficio di presidenza per capire se e  chi, in quei ventisette giorni, avesse proceduto per ottenere l’odioso privilegio. Nessuna risposta a quasi dieci mesi dalla nostra prima richiesta. Capiamo che all’interno dell’Ufficio di Presidenza ci sono alcuni dei potenziali beneficiari della norma (Gianni Rosa e Michele  Napoli), ma questo silenzio è a dir poco imbarazzante. In caso di perseveranza nel non volerci fornire una risposta chiara e netta, valuteremo le azioni più opportune per soddisfare la richiesta come – ne siamo certi – auspicano i cittadini lucani, prima ancora che i portavoce del Movimento 5 Stelle.

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Gianni Perrino
M5S Basilicata – Consiglio Regionale

 

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