Un percorso molto travagliato quello del cosiddetto “reddito minimo di inserimento” deliberato nell’ormai lontano luglio 2015 ma partito effettivamente solo ad agosto 2017. Negli ultimi tre anni abbiamo spesso raccontato ritardi, disagi e peripezie dei beneficiari (circa 4000 persone suddivise tra due differenti categorie) del rimborso forfettario “omnicomprensivo” tra i 400 e i 550 euro.

In realtà i problemi appaiono ancora irrisolti: ci giungono ancora doglianze sulla cattiva attuazione della misura di sostegno al reddito. Qualche giorno fa i sindacati denunciavano ancora ritardi nell’erogazione del contributo erogato attraverso la “card/reddito minimo di inserimento Regione Basilicata”.

Ci sono giunte anche segnalazioni per metterci a conoscenza del fatto che la graduatoria degli ammessi non scorrerebbe, in particolare per quanto attiene la Categoria B. Difatti, nell’avviso pubblico è previsto lo scorrimento della graduatoria a seguito della fuoriuscita dalla platea degli aventi diritto dei soggetti decaduti (ad esempio, perché hanno trovato un’occupazione, raggiunto i limiti di età, ecc..)

Chiediamo all’Assessore Cifarelli di chiarire questo ulteriore aspetto e dare una risposta alle decine di cittadini appesi alle graduatorie in stand-by.

Insomma non c’è pace per chi, oltre a  dover fronteggiare la sua difficile situazione economica, si trova alle prese con un vero e proprio mostro burocratico: la Regione Basilicata.

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Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale

 

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