La rassegna stampa quotidiana ci ha consegnato la laconica risposta del Commissario straordinario dei Consorzi di Bonifica Musacchio alle domande che avevamo posto la settimana scorsa sulle potenziali anomalie di un affidamento ad un legale che risultava condividere lo studio con lo stesso Musacchio.

Questi parla di “accuse calunniose” da parte nostra: eppure è Musacchio stesso a confermare la collaborazione risalente al 2015 con l’avvocato incaricato. Da notare che il documento dell’ Ordine degli Avvocati dal quale si evince che l’avvocato incaricato ha il suo studio legale allo stesso indirizzo dello studio legale di Musacchio, si riferisce al periodo Gennaio – Marzo 2016.

Occorre poi evidenziare che il rispetto della norme del codice degli appalti non si evince da quanto riportato nella delibera del Consorzio. Inoltre, siamo ancora in attesa di ricevere da Musacchio la documentazione di tutti gli incarichi conferiti a partire dal 2014, richiesta con formale accesso agli atti.

Ovviamente non ci prestiamo al gioco del Commissario straordinario che, evidentemente, cerca di buttarla in caciara parlando di “cacciatori di streghe” e spingendosi addirittura ad ammonire la stampa, rea secondo lui, di aver riportato con “particolare enfasi e risalto” il nostro comunicato. Siamo solo interessati alla verità, Commissario Musacchio: se ne faccia, serenamente, una ragione. In tal senso, nonostante velate minacce o sinistri avvertimenti, come portavoce consiglieri regionali continueremo ad esercitare il nostro diritto-dovere di fare luce su come vengono spesi i soldi pubblici ed amministrati aziende, fondazioni, enti partecipati o finanziati dalla Regione Basilicata, tra cui i consorzi.

Gianni Perrino
Portavoce M5S Consiglio Regionale

 

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