Con DGR n. 175 del 2 marzo 2017, venivano approvate le c.d. “Linee guida per il corretto inserimento nel paesaggio degli impianti alimentati da fonti rinnovabili relativa agli impianti di mini eolico, vale a dire le centrali con una potenza nominale compresa tra i 60 KW e 1 MW, oltre alle relative opere di connessione e agli interventi di revamping.

Il provvedimento propone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: sostenere la riduzione dei consumi di energia, promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili sul territorio e definire adeguati standard di qualità ambientale e paesaggistica nello sviluppo delle energie rinnovabili.

Atteso che ai Comuni sono stati dati 180 giorni di tempo per il recepimento delle linee guida nei propri piani urbanistici, con l’eventuale possibilità di integrarle e/o specificarle con ulteriori misure più restrittive, si rileva come, dagli incontri avvenuti con diverse amministrazioni comunali della Regione, è stato evidenziato che gli stessi Comuni riscontrano notevoli difficoltà nell’interpretare la reale portata delle predette misure restrittive in modo tale da poter, eventualmente, applicarle al riparo da possibili contraddittorietà con le normative regionali e nazionali, evitando così annosi, quanto costosi, contenziosi civili e amministrativi tra Comuni e operatori del settore.

Pertanto, ai fini di una completa legittimazione delle stesse, si necessita di un contributo concreto da parte dei Comuni per far si che chi vuole operare con serietà nel settore possa farlo con maggiori certezze e con la dovuta attenzione all’aspetto ambientale e paesaggistico.

Infine, a maggiore completamento della materia, è necessario che la Regione si adoperi in tempi brevi per la realizzazione e pubblicazione anche delle linee guida che interessano quegli impianti eolici con potenza inferiore ai 60 MW.

Su tale ultimo punto, occorre evidenziare le numerose varianti che hanno interessato le diverse PAS (Procedura Abilitativa Semplificata) inerenti i permessi di impianti eolici tra i 60 KW e 1 MW, con richiesta di riduzione di potenza al di sotto dei 60 KW. Tutto ciò immediatamente dopo la pubblicazione delle linee guida in oggetto.

Con ogni probabilità, tali varianti hanno l’unico scopo di sfuggire alla normativa oggetto della DGR 175/2017, cosa facilmente attuabile con la semplice dichiarazione di riduzione in variante a un potenziale di 59,9 KW in sostituzione dell’originale dichiarato (superiore ai 60 KW).

Per tutti questi motivi, il Consigliere M5S Gianni Leggieri ha deciso di scrivere al Presidente Pittella per chiedere in primis di istituire con urgenza, un tavolo tecnico tra gli uffici competenti della Regione Basilicata e quelli dei Comuni, in modo tale da chiarire quei dubbi che possano ostacolare il pieno recepimento delle normative che orbitano sulla materia oggetto della DGR 175/2017. Inoltre, per il buon esito dell’iniziativa, è necessario sospendere o prolungare il termine fissato nella suddetta delibera in modo tale da avere un congruo lasso di tempo in cui intervenire.

Gianni Leggieri
Capogruppo M5S Basilicata

Articolo precedenteBasilicata, terra del paranormale.
Articolo successivoContributi a fondo perduto della Regione ai comuni meno virtuosi: quando crollerà il castello di sabbia pittelliano?