Tra le tante discutibili eredità che l’attuale Sottosegretario alla Salute, l’ex governatore Vito De Filippo, ha lasciato alla Regione Basilicata vi è la Lucana Film Commission (LFC). Fondazione che annovera cinque soci “fondatori”: Regione Basilicata, Provincia di Potenza, Provincia di Matera, Comune di Potenza e Comune di Matera.

Sulla la carta la “mission” della LFC è quella di  valorizzare il territorio lucano, sostenendo la realizzazione di audiovisivi, film, fiction TV, spot pubblicitari, documentari, nonchè di favorire produzioni e coproduzioni lucane.

Direttore di LFC è Paride Leporace, calabrese doc, già direttore del Quotidiano della Basilicata (poi sostituito dalla consorte, Lucia Serino) e di altri quotidiani calabresi e siciliani. LFC ha anche un consiglio di amministrazione, i cui membri non avrebbero diritto ad alcun compenso per l’attività svolta, ma solo a  rimborso spese,  e la scadenza del loro mandato è fissata al 19 ottobre 2016.

Dalla sua nascita, LFC ha beneficiato di contributi regionali per circa 3,5 milioni di euro. Circa cinque anni di attività sono più che sufficienti per un completo rodaggio, per questo crediamo sia opportuno approfondire alcuni aspetti relativi al funzionamento di LFC soprattutto alla luce delle numerose occasioni che hanno visto il nostro territorio ospitare produzioni cinematografiche di livello internazionale.

Come sovente accade negli enti partecipati da “mamma” regione, la voce “trasparenza”, forse per meri motivi legati all’ordine alfabetico, risulta sempre trascurata. Spulciando il sito ufficiale di FLC sono molte le lacune relative alla trasparenza e pubblicità degli atti. Impossibile, per esempio, acquisire la “documentata esperienza nel campo delle attività di competenza della Fondazione” del Direttore, Paride Leporace. Quanto alle procedure di scelta dei fornitori di beni e servizi e i conseguenti soggetti affidatari, nonché ai relativi contratti stipulati da LFC, il tutto è avvolto da un alone di mistero (domanda: sono state trasmesse almeno all’ANAC?). Mancano poi una serie di dati relativi ai contratti a tempo determinato stipulati per i dipendenti di LFC ed alle relative procedure di selezione adottate. Infine, risultano oneri e spese per Organi Statutari riportati nei bilanci consuntivi e preventivi LFC, ma non è dato sapere se si riferiscano solo al Direttore LFC oppure anche ai componenti del C.d.A..

Riteniamo che promuovere la nostra regione attraverso la produzione di audiovisivi, facilitando produzioni cinematografiche e valorizzando i talenti locali, possa costituire un ottimo volano di sviluppo.  Ma a due condizioni imprescindibili: da un lato, che ogni denaro pubblico speso da LFC sia chiaramente rendicontato, reso trasparente e controllabile da tutti i cittadini, in modo da permettere un incisivo controllo diffuso su potenziali sprechi, favoritismi e clientelismi; e che, dall’altro, LFC focalizzi davvero la propria attività su tutti gli aspetti previsti nel suo statuto, non solo su alcuni. Come, ad esempio, quello di investire seriamente nella formazione di professionalità nel settore cinematografico, creando in tal modo le vere e autentiche premesse per la creazione di un “indotto” lucano  dal quale, le produzioni – anche internazionali – che decidono di venire a “girare” in Basilicata, possano attingere maestranze e strumenti qualificati.

Insomma, LFC non può significare solo interviste, cineforum, banchetti ed eventi mondani chiaramente autoreferenziali,  sparsi per tutto il globo terraqueo. LFC può diventare un importante grimaldello in grado di aprire nuovi scenari e nuove opportunità economiche per la nostra unica e bellissima terra che, non dimentichiamo, nel 2019 sarà il fulcro della Cultura Europea, in virtú del titolo conquistato dalla città di Matera. Ma così com’è ora LFC è solo l’acronimo di Luculliane Feste e Cene

Qui testo interrogazione

Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale

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