Forse all’ENI credevano che tutto sarebbe passato inosservato in questi giorni spensierati di ferragosto. A poche ore dal dissequestro e dalla conseguente ripresa delle attività, il centro oli di Viggiano ha ripreso a lanciare lingue di fuoco nel cielo della Val D’Agri e ad appestarne l’aria.

Non ha  perso tempo ENI a riprendere le attività estrattive e, con un intervento a gamba tesa nel weekend che introduce ferragosto, ha presentato il conto acre al sapor di idrocarburi. Quasi a voler imporre la propria legge: quella della della prepotenza.
Poco contano quelle persone che hanno deciso di trascorrere le vacanze proprio in quella valle; nessun rispetto per gli abitanti che piano piano si stavano riabituando a respirare un’aria normale. ‘Lorsignori’ devono recuperare i soldini che hanno perso durante il fermo. Costi quel che costi!

Per noi è impossibile restare in silenzio davanti alle testimonianze dense di rabbia e frustrazione dei residenti della zona. Il silenzio è complice e non vogliamo essere complici di questo disastro perpetuo.

La nostra richiesta è semplice ed è la via più breve per ottenere delle risposte su quanto sta avvenendo in queste ore a Viggiano: si convochi il prima possibile un consiglio straordinario. C’è bisogno della firma di 8 consiglieri per chiedere la convocazione del consiglio, pertanto lanciamo loro un appello per raggiungere l’obiettivo.
Confidiamo nel loro buonsenso e nella loro volontà di fornire risposte ai cittadini della Val D’Agri, soprattutto quelli che col petrolio non hanno mai fatto affari e ne subiscono solo le nefaste conseguenze.
Lorsignori’ devono capire che non possono continuare a fare i loro porci comodi calpestando i diritti della popolazione.

Gianni Leggieri
Gianni Perrino
M5S Basilicata – Consiglio Regionale

 

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