Dopo mesi estenuanti di ipotesi su spartizioni di poltrone e prebende assessorili, febbrili incontri, tentativi di accordi, continue polemiche e, soprattutto, un’evidente paralisi di qualsiasi seria attività istituzionale della giunta e del consiglio regionale, finalmente Pittella, ha sciolto gli indugi: la sua  giunta prevede l’ingresso di Francesco Pietrantuono del PSI e Nicola Benedetto di Centro Democratico al posto dei “tecnici” Berlinguer e Liberali.

Anche questo passaggio del tormentato mandato pittelliano dimostra che la “rivoluzione democratica” proclamata dall’ex gladiatore dai palchi della campagna elettorale (e rilanciata stancamente dai profili social) è ormai mera “fiction”.

Il Pittella “Ter” infatti è chiaramente frutto della solita logica di spartizione partitica, da “manuale Cencelli”: Pietrantuono e il suo padrino Valvano con il PSI, ridotto ad un partitino personale e locale (esistendo solamente ormai solo a Melfi), sono ovunque fedeli alleati dei Pittella’s e raccolgono consenso elettorale per poi pretendere puntualmente un pezzo della torta. Identico discorso per Nicola Benedetto, finora escluso dalle poltrone e dalle stanze del potere regionale nonostante un accordo firmato e controfirmato da Pittella, De Filippo, Speranza e dallo stesso Benedetto: rieletto nelle file di Centro Democratico, dopo una consiliatura con Italia dei Valori e un passato nei Verdi, Benedetto, rispettoso di quell’accordo pubblicato anche su Facebook, aveva dirottato verso il mulino pittelliano il proprio personale pacchetto di voti.     

Insomma, niente di nuovo dall’andazzo di Pittella di questi due anni e mezzo: una costante indifferenza verso il futuro dei lucani e della Basilicata.  Evidentemente, Marcello è troppo occupato ad assicurarsi, grazie al fratello Gianni, un posto da viceministro a Roma; in cima alle sue preoccupazioni non ci sono i lucani ma i suoi sodali pronti ad essere collocati in “posizione utile” (ad una sicura elezione) nelle candidature delle prossime elezioni politiche. Il Pittella ter è l’ennesima puntata della “faida” tra le varie anime renziane e la minoranza “dem”: lo scontro si sposta ora sulla segreteria regionale PD da affidare a Polese, il giovane-paleo-democristiano “figlioccio” dei Pittella.  

Insomma, la “nuova” giunta parte nel peggior modo possibile: e, purtroppo, è facile profetizzare che i due neoassessori “politici” molto difficilmente potranno fare meglio dei predecessori “tecnici”. Anzi: non si sa quali siano le competenze specifiche di Benedetto o di Pietrantuono nelle deleghe generosamente loro affidate da Pittella. Eppure i due assessori uscenti lasciano una situazione non certo positiva, difficilissima da affrontare in quel che resta della legislatura.

Il M5S Basilicata continuerà ad essere vigile sull’operato della nuova Giunta: la Basilicata e i lucani vivono quotidianamente problemi la cui gravità sta inesorabilmente crescendo e che, in molti casi, è già diventata drammatica. Dalla disperazione dei tantissimi senza lavoro al sostegno al reddito delle persone e delle famiglie più povere, alla sanità, alla tutela dell’ambiente, alla mobilità e ai trasporti, alla qualità della formazione e dell’istruzione: Pittella e i nuovi assessori devono dare risposte celeri e concrete. Il M5S Basilicata incalzerà la giunta Pittella ter ricorrendo a tutti gli strumenti, in primis propositivi, che la legge e i regolamenti consiliari mettono a disposizione.

Gianni Leggieri
Gianni Perrino
M5S Basilicata – Consiglio Regionale

 

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