Sono giorni strani quelli che sta vivendo la politica lucana: il tempo sembra essersi fermato e i problemi da risolvere, ancora una volta, possono aspettare. Anche se stanno per diventare (o lo sono già) drammatici.

Dopo aver rinviato la seduta di consiglio regionale prevista per il 12 luglio (Pittella era atteso ad un convegno sulla legalità agroalimentare), questa mattina, con soli 45 minuti di preavviso, è stato annullato l’incontro sulla presentazione del Piano Regionale dei Trasporti per sopravvenuti impegni istituzionali del dimissionario Assessore Berlinguer.

Superflua qualsiasi considerazione sull’annullamento all’ultimo momento dell’incontro da parte di un (ex?) Assessore probabilmente impegnato a risolvere anche i suoi problemi personali con la Corte dei Conti, che lo ha condannato a restituire 819 mila euro frutto di una presunta truffa allo Stato. Non possiamo tuttavia esimerci dal prendere atto come la nostra regione in questi giorni sia ostaggio del Partito Democratico: o meglio, delle lotte tra bande per conquistarne la leadership con la conseguente rideterminazione della giunta regionale e con il posizionamento dei “big” per le candidature alle prossime elezioni politiche. Il dibattito interno al PD monopolizza l’attenzione dei maggiori organi di stampa della regione che si sono appassionati in maniera quasi morbosa alle lotte fratricide dei vari Pittella, Lacorazza, Cifarelli e compagnia sonante. Basti pensare che l’edizione del TgR delle 14.00 di martedì 12 luglio ha dedicato circa 4 minuti alla riunione con tanto di intervista ai delegati (o presunti tali) presenti a Potenza.

Ci auguriamo che lo squallido tormentone (Pittella contro minoranza PD), che va ormai avanti da inizio legislatura, abbia finalmente termine e che l’ex gladiatore trovi la quadra per ricomporre la terza giunta (in 2 anni e mezzo) e far finalmente proseguire i lavori del consiglio regionale.
Ormai è chiaro anche ai cittadini e forse anche ad alcuni dei presenti ai meeting del PD: l’unico obiettivo della maggioranza di governo di questa regione è la spartizione di feudi e poltrone. Tutto il resto è noia.

Reddito minimo, carenze nei controlli ambientali, trivellopoli, emergenza trasporti, riordino del sistema sanitario? Sono solo piccole sottigliezze che per Pittella e i cantori del potere si risolvono con un semplice rimpasto.

Gianni Leggieri
Gianni Perrino
M5S Basilicata – Consiglio Regionale

 

Articolo precedenteI dati di Goletta Verde e i 27 impianti di depurazione fuori norma: in arrivo la sanzione UE.
Articolo successivo“Pittella ter”, giunta delle ripicche PD: competenze dei nuovi assessori e futuro (dei lucani)? Non pervenuti.