Sembra che l’ASP di Potenza abbia intenzione di procedere ad una “chiusura estiva” di alcuni presidi di 118 presenti sul territorio, nelle settimane scorse si è parlato con insistenza della chiusura del servizio di 118 presso la zona di San Nicola di Melfi, mentre più di recente si è parlato di una riduzione della presenza sempre del servizio di 118 nel Comune di Genzano di Lucania.

Il presidio del 118 attivo presso il comune di Genzano di Lucania serve un bacino di comuni molto ampio che comprende oltre appunto a Genzano, anche Acerenza, Banzi, Forenza, Oppido Lucano e Palazzo San Gervasio. Si tratta di comuni che sono distanti da ogni altro presidio ospedaliero e che quindi si troverebbero in grande difficoltà a causa della paventata chiusura/riduzione, anche solo estiva  del servizio in questione.

I Comuni in questione, inoltre, proprio durante il periodo estivo vedono aumentare la popolazione presente per il noto fenomeno del rientro di molti cittadini ormai emigrati da anni in Svizzera o in Germania, e pertanto la decisione di una riduzione del servizio appare ancor di più incomprensibile. I Sindaci dei comuni interessati hanno già espresso le loro perplessità direttamente al Direttore Generale dell’ASL di Potenza e hanno chiesto ufficialmente il ripristino del servizio.

Pertanto ho deciso di interrogare il Presidente della Giunta Regionale e l’Assessore alla Sanità, Franconi, per sapere se è intenzione della Regione Basilicata intervenire sull’ASL competente per ripristinare il servizio in questione, e più in generale, se non si ritiene doveroso mettere in atto azioni per migliorare e potenziare il sistema di soccorso nella nostra Regione e a tale riguardo quali azioni si intendono mettere in campo. 

Inoltre, nei giorni scorsi sono state pubblicate sui giornali locali numerose notizie relative alla sanità lucana, in cui si fa un’analisi della situazione e una ricostruzione di quanto sarebbe emerso nel corso di una riunione tenuta tra i partiti di maggioranza che appoggiano la Giunta Pittella. In base alla ricostruzione fatta sembra che si vada verso una nuova razionalizzazione, quindi nuovi tagli, del sistema sanitario regionale, che prevede l’eliminazione di almeno 2 reparti di rianimazione sui 6 ospedali attivi e di 4 terapie intensive sulle 6 operanti in questo momento.

Se fossero confermate queste indiscrezioni, si tratterebbe quindi dell’ennesima scure che si abbatte sulla sanità pubblica lucana già fortemente ridimensionata dai tagli degli anni scorsi, che metterebbe ancora più in crisi il welfare e il già precario sistema lucano. 

I cittadini lucani hanno il diritto di sapere quali sono i dettagli del piano regionale che è stato messo a punto dalla Giunta Pittella, che andrà a incidere direttamente sulle proprie vite e sulla vita di intere comunità. Per questi motivi ho deciso di interrogare il Presidente Pittella e l’Assessore alla Sanità, Franconi per sapere se le notizie apparse sulla stampa corrispondano a verità, se effettivamente sono previste per i prossimi mesi nuove misure di razionalizzazione del sistema sanitario lucana e quali sono i dettagli di questi tagli e le strutture ospedaliere coinvolte.

Leggi il testo dell’interrogazione sulla chiusura dei presidi del 118

Leggi il testo dell’interrogazione sulle ipotesi di razionalizzazione del sistema sanitario regionale 

Gianni Leggieri
Capogruppo M5S Basilicata

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