Dopo mesi di assoluto silenzio abbiamo avuto finalmente il piacere di conoscere il parere del Sindaco di Matera sulla questione Italcementi.

In una nota striminzita che vede anche la firma dall’Assessore Zoccali, De Ruggeri sciorina i punti di una sorta di ultimatum che sembra essere scritto direttamente dall’ufficio stampa di Italcementi.

A fronte della richiesta dei cittadini di espletare preventicamente una indagine epidemiologica (valutazione di impatto sanitario, VIS) sui residenti nel comune di Matera, De Ruggieri e Zoccali, in singolare coincidenza con quanto scritto da Italcementi, parlano nell’ordine di:

  • “impiego della piu avanzata tecnologia  esistente sul mercato  per quanto riguarda gli impianti di abbattimento delle emissioni, come previsto dalla Bat (Best available techniques), da impiantare entro dicembre 2016;
  • riduzione di NOx dai 500 mg previsti dalla Bat fino ai 350 mg; riduzione del limite delle polveri (da 20 mg/Nmc a 10 mg/Nmc);
  • posizionamento dei deposimetri fuori dal perimetro dello stabilimento, a valle dello studio di ricaduta con periodica rilevazione dell’Arpa;
  • progettazione di  un valido sistema di biomonitoraggio con eventuali dispositivi contro il danneggiamento o la rimozione;
  • accordo con l’Arpa  per la gestione, manutenzione  e  una adeguata validazione del monitoraggio della qualità dell’aria”.

Riteniamo che per rendere più sensate e credibili le ‘imprescindibili’ richieste della coppia De Ruggieri – Zoccali ad Italcementi sarebbe opportuno che il sistema di monitoraggio con deposimetri parta prima di tutto il resto, congiuntamente alla realizzazione della valutazione di impatto sanitario (VIS). Quest’ultima, come richiesto da centinaia di cittadini, deve essere realizzata prima la concessione di qualsiasi ampliamento della autorizzazione integrata ambientale (AIA) alla cementeria tedesca sita a Trasanello, vicinissima all’abitato di Matera. E’ di fondamentale importanza valutare l’attuale stato dell’arte nonchè delle ricadute sulla salute della popolazione, così da avere un punto di riferimento (“punto zero”) da cui partire, nonché una verifica puntuale del rispetto delle prescrizioni dell’AIA in essere, rilasciata nel 2010.

A stupire poi vi è la bizzarra coincidenza rappresentata dalla constatazione che, alcune delle imprescindibili richieste di De Ruggieri e Zoccali siano perfettamente sovrapponibili alle soluzioni propinate dalla stessa Italcementi ad un’altra comunità, quella, appunto, di Calusco D’Adda (BG) ed, in alcuni tratti, anche più permissive (limite di NOx a 350 mg/Nm3 anziché a 300 mg/Nm3).

Attendiamo trepidanti l’audizione in IV CCP della Dirigente del Dipartimento Ambiente e Territorio, Infrastrutture, Opere Pubbliche e Trasporti, dott.ssa Emilia Piemontese. Tuttavia il tenore delle dichiarazioni di ieri ci lascia molto perplessi: per De Ruggieri e Zoccali non ci sarebbe bisogno di un’indagine epidemiologica (VIS) PRIMA (e non DOPO) il rilascio di un AIA che QUINTUPLICA (da 12 mila a 60 mila tonnellate all’anno) i rifiuti da bruciare a Trasanello (a 3 km da Matera, Capitale della Cultura 2019). La salute è davvero agli ultimi posti nelle preoccupazioni del Sindaco De Ruggieri?                              

Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale

 

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