Negli ultimi mesi le notizie in materia di petrolio e di permessi di ricerca di idrocarburi non hanno contribuito certo a dare serenità ai cittadini lucani. Tutt’altro. La situazione appare in rapida evoluzione e purtroppo non sembra di poter dire che ci siano notizie positive per la nostre Regione. L’ultima notizia, solo in ordine di tempo, infatti riguarda il permesso di ricerca di idrocarburi denominato “Palazzo San Gervasio”. Si tratta di una istanza che interessa quasi tutti i comuni ricadenti nell’area del Vulture – Melfese – Alto Bradano.

Una istanza caratterizzata da una storia lunga e articolata che negli ultimi mesi a avuto non pochi sviluppi. Sintetizzando, dopo il provvedimento del Tar di Basilicata con il quale venivano riconosciute le ragioni della società texana Aleanna Resource LLC, ora arriva anche la prima pronuncia del Consiglio di Stato che decide di non sospendere il provvedimento del Tar, sostanzialmente anticipando un giudizio positivo nei confronti delle pretese della multinazionale. Ancora una volta le azioni messe in campo dalla Regione Basilicata per far finta di ostacolare progetti scellerati di devastazione del nostro territorio vengono miseramente smascherate. L’Assessore Berlinguer era stato avvisato in tutte le maniere, il Presidente Pittella era stato ampiamente sollecitato a non intraprendere una strada inutile e dannosa per la nostra Regione. Ma si sa, i detti popolari in questo ci aiutano, non vi è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Così la pronuncia, questa non certo definitiva e comunque relativa solamente alla richiesta di sospensione della sentenza emessa dal Tar Basilicata, non fa altro che dare ragione a chi aveva chiesto ben altre azioni e soprattutto a chi aveva denunciato un calcolato gioco delle parti mirante esclusivamente a gettar fumo negli occhi dei cittadini lucani. Così è stato e ora tutti possono prendere atto del doppiogiochismo della maggioranza pittelliana e del PD lucano. Il nostro territorio è sotto assedio, sono riprese con più forza le azioni di conquista da parte delle multinazionali del petrolio, grazie alla mancanza di una opposizione reale da parte della nostra Regione, ma soprattutto a causa di una connivenza del governo italiano che da tempo ha deciso di regalare la nostra regione a chi ha fatto del profitto una religione, senza alcun rispetto per l’ambiente e la salute pubblica. Con questa classe politica siamo purtroppo destinati a continuare a subire azioni di devastazione del nostro territorio. Naturalmente sviluppo, occupazione, nuova ricchezza, infrastrutture, restano miraggi che venti anni fa potevano servire per illudere i cittadini lucani ma che oggi non ingannano più nessuno.

Qualcuno giustamente ha parlato di “spada di Damocle” per descrivere la situazione del permesso di ricerca “Palazzo San Gervasio”, una spada che si avvicina sempre di più al collo dei cittadini lucani ed è ormai prossima a reciderlo. Occorre allora muoversi subito, non attendere più, non permettere che altro tempo venga sprecato. E’ giunto il momento di fare sul serio e di farsi sentire veramente. In questo i sindaci delle comunità interessate, i partiti politici locali, le associazioni di categoria, i sindacati e tutti i cittadini sono chiamati a fare la loro parte. Il Movimento 5 Stelle è da tempo che si muove per fronteggiare questa situazione, occorre però lavorare a tutti i livelli e in tutte le sedi per scongiurare quanto sta accadendo.

Capogruppo M5S Basilicata
GIANNI LEGGIERI

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