Regione Basilicata: ancora un concorso che fa sorgere non pochi dubbi e perplessità. Pensavamo appartenesse al passato la consuetudine di bandire bandi pubblici ad hoc per favorire questo e quel compagno di merende: ma è davvero così? È stato davvero  abbandonato dalla “nuova rampante classe dirigente politica” il solco della pluridecennale tradizione del clientelismo in salsa lucana?
La risposta è negativa, almeno a giudicare dai concorsi banditi nel 2014 e 2015: corsi di inglese per pochi intimiprocedure lampo per le assunzioni alle FAL, per non parlare di “Long e Short List” dei vari enti controllati dalla Regione Basilicata.

L’ultimo di questa lunga serie è il bando relativo al Concorso pubblico  per  titoli  ed  esami,  per la copertura di n. 10 posti di cat. “D1″  a tempo indeterminato  e parziale (50%) del ruolo di Specialista tecnico, laureato in Scienze Forestali o Scienze Agrarie. Lo scopo del concorso è quello di stabilizzare i lavoratori con contratto a tempo determinato. Vi potevano accedere (la domanda è scaduta il 31 ottobre scorso) esclusivamente coloro che avessero maturato, alla data del 30  ottobre  2013,  negli  ultimi  5  anni, o che maturassero  entro  la  data  di pubblicazione del bando  (in  forza  di contratti stipulati nel quinquennio anteriore al 30 ottobre 2013) almeno 3 anni di servizio anche non continuativo con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato alle dipendenze della Regione Basilicata oppure alle dipendenze di una delle Province aventi sede nel territorio della Regione Basilicata.

Fin qui nulla di strano: ma quando abbiamo analizzato i termini e le modalità di pubblicazione abbiamo trovato le sorprese: come nel caso del concorso FAL, il bando in questione ha avuto una pubblicazione di soli 14 giorni anzichè i 30 previsti per legge (dal 17 al 31 Ottobre scorsi); come se non bastasse, il bando non ha ricevuto una adeguata pubblicità, non essendo stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana come previsto dalla legge e più volte ritenuto obbligatorio dalla giurisprudenza.

Al momento risultano protocollate 36 domande di partecipazione, ma a noi rimane un piccolo, grande cruccio: informazioni concorsuali disponibili secondo modalità non sempre conoscibili a priori, limitano la possibilità di partecipazione e, così, da un lato sono suscettibili di ledere il diritto al lavoro, dall’altro, come sopra detto, riducono l’idoneità dei concorsi a selezionare i migliori.  

Questi i motivi che ci hanno spinto a chiedere quali provvedimenti la Giunta Regionale voglia porre in essere per correggere le evidenziate anomalie, sospendendo la procedura concorsuale in oggetto e procedendo alla ripubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale che preveda un termine per la presentazione delle istanze di partecipazione non inferiore ai 30 giorni. 
Si dia un segnale di speranza e meritocrazia alle migliaia di disoccupati che ogni giorno si trovano a fronteggiare un mercato del lavoro che appare sempre più spietato nel drammatico periodo di crisi che stiamo attraversando.

Qui testo interrogazione

Gianni Perrino
Capogruppo M5S Basilicata – Consiglio Regionale

Articolo precedenteAutocostruzione, autorecupero e stop al consumo di suolo: proposta di legge del M5S Basilicata.
Articolo successivoSui bandi GAL-COSVEL nessun controllo da parte della Regione.