La sentenza del Tar Basilicata che ha annullato la moratoria sbandierata dalla precedente Giunta Regionale guidata dal Presidente De Filippo, ha smascherato tutti gli inganni del PD lucano.

Un’attenta lettura delle motivazioni della sentenza del Tar ci permette di comprendere con quanto presappochismo e superficialità la Regione Basilicata si approcci a certi argomenti, decisivi per la salute e l’economia lucana. Una serie di errori grossolani commessi dalla Regione Basilicata che oggi ci costringono a fare i salti mortali per cercare di porre rimedio.

E’ stata sicuramente una decisione scellerata quella di non assoggettare a VIA la richiesta avanzata dalla Aleanna Resource concernente un territorio ricostituito da aree di pregio storico e naturalistico e di grande valenza socio-economica (Determinazione n. 276 del 9.03.2011). E’ stata solamente una mossa politica priva di alcun effetto concreto l’emanazione della Legge regionale n. 16 del 2002, poi dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 117 del 5.6.2013.

Come assolutamente inutili sono stati tutti gli ulteriori atti posti in essere dalla Regione e solo apparentemente indirizzati a fermare la società texana. A questo punto è necessario vederci chiaro e per questo è stata depositata una interrogazione dal Movimento 5 Stelle.

“L’interrogazione protocollata questa mattina, spiega il portavoce Leggieri, mira a fare chiarezza e a comprendere se vi sia da parte della Regione Basilicata la reale volontà di scongiurare il rischio che incombe su 13 comuni della provincia di Potenza e su un territorio ricco di risorse (acque minerali e termali) oltre che di un patrimonio culturale e naturale inestimabile”.

Gianni Leggieri
Portavoce M5S Basilicata

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