Il  mistero del bilancio “fantasma” appare finalmente risolto: il bilancio di previsione ARPAB per l’anno 2014 si è materializzato ieri nella competente commissione consiliare assieme al Direttore della stessa agenzia, il dottor Aldo Schiassi.

Quello che è accaduto resta, tuttavia, davvero incredibile: al punto che potrebbe attrarre l’attenzione della magistratura contabile e non. Ieri è giunta la definitiva conferma che il bilancio di previsione 2014 A.R.P.A.B – il  “bilancio fantasma” richiesto dal M5S Basilicata ufficialmente qualche mese fa –  non è MAI stato approvato nei termini e nelle modalità previste dalla legge.

Questa circostanza non appare priva di conseguenze: tutte le spese (ma anche le entrate) effettuate in corso d’anno 2014 sono rimaste prive di “titolo giuridico” ovvero di legittimazione giuridica e quindi contabilmente irregolari. Nonostante solo a marzo la Giunta regionale sia corsa frettolosamente ai ripari, con un D.G.R. e con un D.D.L. non privo di  passaggi tecnicamente molto discutibili, la situazione rimane grave e potenzialmente foriera di conseguenti responsabilità amministrative e contabili. E non solo.

Si pensi che, per gli enti locali (comuni e province), il Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. n. 267/2000) prevede lo scioglimento del Consiglio (comunale o provinciale) in caso di mancata approvazione del bilancio preventivo entro i termini (normalmente fissati per la fine di aprile dell’annualità in oggetto: ad esempio, 30 aprile 2014 per il bilancio di previsione 2014, anche se il termine viene sempre prorogato dal Ministero degli Interni, addirittura fino al 30 novembre 2014).

Non vanno poi sottaciute quelle che appaiono le gravissime responsabilità di Schiassi che, da Direttore, doveva controllare se vi era stata regolare deliberazione e successiva approvazione del Bilancio preventivo per l’anno 2014 da parte del Consiglio Regionale. Bilancio la cui redazione è competenza dell’Ufficio “Bilancio e provveditorato” dell’ARPAB.Ufficio che, come si legge nel “Regolamento di organizzazione e funzionamento” dell’agenzia, “sovrintende alla attività preparatorie dei bilanci annuali e pluriennali dell’A.R.P.A.B. che saranno successivamente deliberati dal direttore”.

Si apprende, invece, che la procedura di deliberazione e approvazione del Bilancio preventivo 2014 è stata decisamente “irregolare”. Riepiloghiamo lapidariamente le puntate di quello che è un vero e proprio pasticcio:

    • 4/2/2014: approvazione del Bilancio di previsione 2014/2016 da parte del vecchio direttore ARPAB con delibera n. 25 mai “assentita” dalla Giunta regionale in quanto non erano stati approvati dal Consiglio regionale il bilancio di previsione 2014/2016 della Regione Basilicata né tantomeno dalla Giunta il relativo D.D.L. (l’approvazione del Bilancio regionale viene giuridicamente e contabilmente prima di quello degli organismi, agenzie e enti regionali controllati, in quanto nel Bilancio regionale vengono approvati gli stanziamenti a favore degli stessi organismi ed enti);
    • la delibera del vecchio direttore ARPAB (n. 25 del feb. 2014) presentava a sua volta alcune irregolarità: mancava del parere dei revisori e degli allegati prescritti dalla legge;
    • il 10/12/2014, nonostante la mancanza di approvazione da parte del Consiglio Regionale del Bilancio di Previsione 2014, Schiassi approva la delibera di assestamento ad un Bilancio di previsione 2014 che non c’è, “fantasma”;
    • febbraio 2015: la Giunta regionale chiede “chiarimenti” in merito al Bilancio fantasma a Schiassi; i chiarimenti arrivano ma ovviamente non sono sufficienti a superare criticità evidentemente insuperabili;
    • 11/03/2015: Schiassi “ri-approva” il bilancio di previsione 2014 e pluriennale 2014/2016;
    • ieri il bilancio approda, con un anno di ritardo, nella commissione consiliare regionale che si occupa di bilancio: la Giunta regionale ne propone, tramite apposito DDL, l’approvazione: Pittella vuole mettere la solita “pezza a colori” sulla strana vicenda!

Oltre al “pasticciaccio brutto” del bilancio di previsione 2014, altro motivo che ha poderosamente spinto il M5S Basilicata a bocciare in commissione il DDL proposto da Pittella, è la constatazione che il finanziamento disposto dalla Giunta ad ARPAB (di 6,850 mln di euro per il 2014 e per il 2015 di  7,35 mln di euro)  è totalmente assorbito dalle spese per organi istituzionali e “oneri connessi”.

Alla luce di tali perniciose vicende, il M5S Basilicata ha ribadito a Schiassi che sussistono a iosa  pressupposti per rassegnare le dimissioni.  Seraficamente, imperturbabilmente Schiassi ha allontanato da sè l’amaro calice e sfoderato una formidabile “supercazzola”, lamentando un  “anchilosamento specialistico” all’interno degli uffici dell’agenzia. Cosa abbia voluto dire davvero, non è dato sapere ai comuni mortali: eppure “nulla è vero, se non ciò che è semplice” scriveva  Goethe, mentre per Tolstoj “non c’è grandezza dove non c’è semplicità”.

La Basilicata non può più permettersi questo tipo di errori clamorosi, di leggerezze, di assenza totale di senso di responsabilità: la tutela dell’ambiente è inscindibilmente legata alla prevenzione primaria e, quindi, alla autentica e vera tutela della salute dei lucani. Per questo la tutela dell’ambiente deve diventare obiettivo prioritario per questa regione, visti i preoccupanti segnali che quotidianamente si impongono all’attenzione dei cittadini: diossine nel latte materno, acque inquinate e crescente impatto delle attività estrattive petrolifere. Solo per ricordarne i più recenti. La tutela dell’ambiente è cosa seria. Serissima. Per questo il M5S Basilicata chiede al Direttore Schiassi un atto di responsabilità: si dimetta. Ora, subito

Gianni Perrino
Capogruppo M5S Basilicata

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