Il Movimento Cinque Stelle non vuole restare indifferente alla notizia relativa all’eventuale soppressione del corso di “Ingegneria Civile e Ambientale” dell’Università di Basilicata (Unibas) con sede a Matera. Non vi è ancora ufficialità sul provvedimento, ma alcuni studenti avevano già paventato nei mesi scorsi il rischio di soppressione del corso. Rischio che purtroppo è stato confermato dal Rettore e dal Preside agli inizi di settembre scorso.

Non riusciamo proprio a capire la ragione di tale chiusura. A pochi giorni dalla pronuncia dei Commissari sulla Candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura nel 2019, la chiusura della sede di Matera della facoltà di Ingegneria Civile e Ambientale è un grave segnale di totale disinteresse verso le indiscusse potenzialità che il polo universitario UniBas di Matera esprime, producendo figure di notevole rilevanza professionale nel campo della tutela ambientale, dell’ingegneria dei rischi naturali e antropici (IRiNA), della bioedilizia, dell’ingegneria strutturale-geotecnica (ISG), dell’ingegneria delle infrastrutture tradali ed idrauliche (IISI), dell’ingegneria strutturale edile (ISE).

Altra grave conseguenza della chiusura è rappresentata dagli enormi disagi e all’aggravio economico che le famiglie e gli studenti, residenti e non a Matera, andranno a subire per raggiungere e soggiornare a Potenza; quanti studenti sceglieranno di proseguire gli studi in Basilicata? Quanti invece sceglieranno di spostarsi verso altri Atenei (si pensi a quello di Bari)? L’impatto sarà negativo anche per la già sofferente economia della città di Matera, che vedrà diminuire la propria popolazione studentesca.

La Giunta Pittella era a conoscenza di questo provvedimento? E quali saranno le misure che si porranno in atto per alleviare il disagio e l’aumento dei costi comportato da tale scelta? Pittella si spenderà per evitare la chiusura del polo materano di ingegneria? La potenziale capitale Europea della Cultura non può certo lasciarsi scappare la facoltà di Ingegneria Civile e Ambientale. Il futuro (prima e dopo il 2019) è nella tutela dell’ambiente!

Gianni Perrino

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