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Il Movimento 5 Stelle di Basilicata si unisce alla solidarietà che molti cittadini stanno manifestando in questi giorni nei confronti della Prof.ssa Colella e del Prof. Ortolani, vittime di un attacco personale da parte del giornale locale “Il Quotidiano”, a quanto pare solo perché colpevoli di essere due geologi che osano mettere in discussione la pericolosità di un pozzo petrolifero, nello specifico quello di Pergola 1 a Marsico Nuovo.

Mettere ombre morali su due persone degne di tutt’altro trattamento non ha né spiegazione logica  né tantomeno etica. Si considera inopportuno che il Quotidiano affidi la redazione di un articolo su una questione così delicata come quella del petrolio alla Sig.ra Angela Pepe, una giornalista avente  incarichi dalla Fondazione dell’ENI.

Inopportunità ancora più evidente nel momento in cui la giornalista stessa fa passare il concetto che chi, come la prof.ssa Colella, in passato ha lavorato per la Regione Basilicata non ha poi diritto di critica nei confronti di questa.

Essendo in corso una discussione molto importante, avente ad oggetto interessi molto forti come quello della salute dei cittadini (tutelato dalla nostra Costituzione), la dialettica non può essere mortificata in un articolo di giornale che scredita il lavoro di due tecnici competenti sul volgare presupposto che i due  starebbero sputando nel piatto dove hanno mangiato.

Chi lavora per la pubblica amministrazione deve forse abbandonare la propria libertà di pensiero per sudditanza reverenziale verso il potere politico? Era questo il messaggio dell’articolo?

Inoltre, contrariamente a quanto riferito dal Quotidiano, alla riunione di Marsico la presenza del Movimento 5 Stelle, tra cui il Portavoce al Consiglio Gianni Leggieri e il Dr. Piernicola Pedicini, era motivata dalla volontà di sottoporre ai relatori alcune eccezioni di carattere politico e legale circa la non legittimità della riunione quale “pubblica audizione” (cosi come prevista dall’art 14 della legge 47/98 che regolamenta la VIA – Valutazione di Impatto Ambientale), in quanto organizzata in assenza di consulenti super partes.

I video che girano su internet dimostrano, infatti, che chi ha impedito lo svolgimento dell’assemblea erano cittadini ubicati sul lato della sala diametralmente opposto a quello ove sedevano gli attivisti del Movimento 5 Stelle. Ciononostante il Movimento 5 Stelle di Basilicata tiene a ribadire il proprio completo sostegno delle ragioni che hanno indotto tale reazione dei cittadini.

Ci si chiede anche come mai il Quotidiano non fosse presente alla successiva riunione tenutasi in data 20 marzo presso la Regione, organizzata dalla Prof.ssa Colella e dall’Avv. Bellizzi, alla quale era stato invitato anche il Presidente Pittella, che però non si è presentato.

Riteniamo inoltre assolutamente fuori luogo e al limite del lecito parlare della Prof.ssa Colella come potenziale mandante di future esecuzioni punitive nei confronti di una giornalista verso la quale, comunque, va tutta la solidarietà del Movimento per le eventuali offese ricevute. Il presunto “scoop” riguardante la pubblicazione del curriculum della Pepe non costituisce nessun atto diffamatorio: il curriculum era già da prima reperibile su Internet digitando semplicemente su Google “Angela Pepe curriculum.

Alla luce di questi spiacevoli accadimenti, il Movimento 5 Stelle trova purtroppo confermata la propria opinione riguardo all’operato di certa stampa, che troppo spesso non verifica compiutamente l’imparzialità degli articoli che pubblica.

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